Il momento di grande emergenza legato alla pandemia da Covid-19 sta mettendo tutto il personale sanitario a durissima prova.
Le difficoltà di cui, in corsia o nei reparti di terapia intensiva, si sobbarcano ogni giorno sono infinite e terribili da sopportare poiché in ballo non c’è solo la stanchezza per i turni raddoppiati a causa di un incremento notevole delle richieste di assistenza, c’è anche la paura del contagio. Il rischio di infezione per sé e la trasmissione ai propri familiari.
Tutto il nostro personale sanitario si trova a lottare per mantenere il paziente in vita quando la sua stessa vita è sentita a repentaglio.
A questo si aggiunge il senso di sconforto e impotenza che si genera quando i numeri salgono vorticosamente e si lotta come in una guerra contro un nemico invisibile, ma si lotta a mani nude perché mancano le strutture, le attrezzature, e cominciano a scarseggiare pure i letti, perché il numero dei pazienti è insostenibile. Come diventano insostenibili le richieste emotive del paziente perché ha paura ed è solo, lontano da tutti i suoi cari, in isolamento.
Per queste e molte altre motivazioni l’OPI di Trapani in partnership con la SRBA (Scuola Romana Balint Analitica) sentono, in questo momento di emergenza, di dare supporto offrendo uno spazio di decompressione per chi si trova in prima linea per il bene comune.
Il progetto si articolerà seguendo due linee d’intervento supportivo:
Il gruppo allargato aperto / Lo sportello “La cura di chi cura”
