Opi Cuneo, corsi e mostra fotografica sulla salute mentale

L'OPI di Cuneo ha organizzato un corso di formazione dal titolo “Da Trieste in giù: liberi tutti e poi…”. Il corso, in due edizioni, si è tenuto a Cuneo nelle giornate del 10 e 17 ottobre per celebrare l'anniversario dei 40 anni dalla legge di riforma della Psichiatria: la legge 180 conosciuta anche come “legge Basaglia” la rivoluzione che portò alla chiusura degli Ospedali psichiatrici (tristemente noti come manicomi) e fece dell'Italia un esempio ancora unico nel panorama europeo.

Il Piano di Azione Nazionale per la Salute Mentale, attraverso l'articolazione dei Dipartimenti di Salute Mentale identifica i bisogni prioritari di salute nell'area degli esordi con interventi precoci, nell'area dei disturbi comuni ad alta incidenza e prevalenza (depressione e disturbi d'ansia), nell'area dei disturbi gravi persistenti e complessi, nell'area dei disturbi nella fascia giovanile cercando di fornire servizi di salute mentale e supporto sociale comprensivi, integrati e capaci di risposte efficaci, progettando e realizzando strategie di prevenzione e promozione della salute. In riferimento al Piano mondiale sulla salute mentale dell'OMS 2013-2020 la Regione Piemonte ha predisposto un Piano d’Azione per la Salute Mentale che persegue i seguenti obiettivi operativi attraverso i 9 DSM presenti: a) perfezionare il sistema informativo regionale sulla salute mentale b) istituire organi di partecipazione e controllo delle politiche per la salute mentale in Piemonte c) estendere e rafforzare l’uso della valutazione della qualità dei servizi e degli esiti. I DSM contengono in sé servizi ospedalieri quali il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) e servizi territoriali (Centri di Salute Mentale, Residenzialità e Semiresidenzialità).

  All'inizio della giornata, dopo il saluto della Presidente OPI di Cuneo Laura Barbotto, un infermiere del Dipartimento della Salute Mentale della ASL CN 1 e il fotografo Giacomo Doni, hanno documentato il percorso che ha portato al superamento dell'istituzione manicomiale attraverso una testimonianza di un video girato in un Ospedale psichiatrico, una mostra fotografica e un accurata descrizione della tipologia di strutture manicomiali presenti in Italia arricchita da aneddoti e aforismi che hanno aiutato a comprendere il contesto e l'ambiente del tempo passato nell'istituzione manicomiale. Il DSM e le aree di operatività hanno fornito ai discenti presenti un panorama sull'organizzazione dei servizi presenti sia a livello ospedaliero che territoriale con le relazioni di 4 infermiere che hanno presentato ciascuna un'area di attività: SPDC come area dell'acuzia, l'area dei CSM come cuore pulsante del sistema dipartimentale, l'area della residenzialità nelle sue varie articolazioni in base alla complessità clinico assistenziale del paziente e ai suoi percorsi di cura per favorire l'autonomia (Gruppi Appartamento) e infine l'area semiresidenziale che vede nei Centri diurni una risposta e un sostegno per l'utente e le famiglie. Nella seconda parte del corso alcuni Infermieri sempre facenti parte del Dipartimento della Cuneo 1 hanno presentato relazioni attinenti all'area della riabilitazione, dei disturbi del comportamento alimentare attraverso la visione di filmati a testimonianza delle attività di cure complementari come il teatro e la montagnaterapia che richiedono il coinvolgimento di più soggetti e la costruzione di partnership sui territori che coinvolgono anche servizi primari come quello dell'istruzione Tutto questo a garanzia di percorsi di autonomia, risocializzazione e sostegno anche attraverso l'opportunità di inserimenti lavorativi protetti presso enti pubblici e aziende private, il sostegno all'abitare e le opportunità di socializzazione come obiettivi operativi del Piano di azione della salute mentale. Nell'ultima parte del corso un infermiere presenta le principali attività di prevenzione presenti sul territorio in stretta collaborazione con le Associazioni di volontariato (Diapsi, Caritas, AMA, Mente in pace, AVO, Ipazia) che costituiscono a livello provinciale il Tavolo del Fare Assieme dove utenti, operatori e familiari si incontrano in un ottica di collaborazione sinergica per intraprendere azioni e buone pratiche. Uno sguardo particolare alla situazione che coinvolge i giovani attraverso specifici progetti in linea con i Piani nazionali, regionali e locali prevedono interventi di prevenzione e promozione alla salute in popolazione a rischio come quella giovanile.

L’esordio di molte patologie psichiatriche avviene proprio nell’adolescenza e prima età adulta; l’andamento successivo e il rischio di cronicizzazione sono strettamente legati alla risposta che i giovani pazienti ottengono dalle strutture e dagli ambienti con cui entrano in contatto. Intervenire precocemente significa favorire la prosecuzione di un normale percorso di sviluppo giovanile, offrendo alla persona ulteriori fattori protettivi e rafforzando un positivo inserimento nella comunità. Il “Progetto Giovani” è stato individuato dalla Regione Piemonte all’interno delle iniziative di “buona prassi” da prendere come riferimento per altri servizi.

Ha moderato l’intera giornata il Coordinatore Dipartimentale dell’area della Salute Mentale dottor Piercarlo Brunetti. La mostra fotografica di Giacomo Doni, allestita nella Sede dell’OPI di Cuneo è stata aperta dal 10 ottobre al 23 ottobre 2018.