RANCARE COST Action: più di 60 leader dai 29 paesi di cui si compone il network sul tema delle cure mancate

Sono appena terminati i tre giorni del RANCARE COST meeting in Italia. Ospitati dall’Università degli studi di Verona (prof. Luisa Saiani) insieme all’Università degli studi di Udine (Prof. Alvisa Palese), il meeting ha accolto piu’ di 60 Leader provenienti dai 29 paesi di cui si compone il network sul tema: RATIONING – MISSED NURSING CARE: un problema internazionale e multidimensionale quello delle cure infermieristiche mancate o razionalizzate per varie ragioni. . Fanno parte per l’Italia la Prof.ssa Alvisa Palese dell’Università degli Studi di Udine e il Dr Dietmar Ausserhofer della Scuola Superiore Provinciale di Sanità Claudiana (Bolzano).

Durante la prima giornata, i membri del Core Group si sono incontrati per aggiornare e discutere i progressi di tutti i Gruppi di Lavoro, le attività di networking realizzate e quelle da programmare. Tra queste spiccano per interesse le Scuole di Formazione, le Missioni Scientifiche a breve termine/STSM (a cui ha partecipato una dottoranda Italiana) nonché il piano di disseminazione dei risultati sino ad ora raggiunti.

Il secondo giorno, si è tenuto l’incontro del Core Group presieduto dalla Prof. Evridiki Papastavrou, presidente del Progetto a cui hanno preso parte 60 partecipanti provenienti dai Paesi membri. La Prof.ssa Saiani, in rappresentanza dell’Università degli studi di Verona, ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti.

Il progetto che si concluderà fra un anno, con una conferenza internazionale ad Athene, è ormai nella sua fase di ‘policy’: si stanno identificando le azioni che potranno sostenere gli infermieri a prevenire e ridurre le “Missed Care”.

In particolare, il gruppo Italiano, ha identificato, sviluppato, e quindi tenuto una conferenza di consenso, su quali dovrebbero essere le attenzioni rispetto alla tematica delle ‘cure perse’. Dopo aver discusso l’appropriatezza del termine nel contesto italiano, rispetto al quale è apparso migliore quello di ‘cure compromesse’ che esprime il ‘compromesso’ tra quanto sarebbe necessario e quello che è possibile fare, il processo di consenso ha definito come interessante la valutazione del fenomeno attraverso le scale a disposizione ma l’assoluta esigenza di procedere ‘oltre’ verso la valutazione dell’efficacia delle strategie di minimizzazione delle cure compromesse (Developing policies and actions in response to missed nursing care: A consensus process. J Nurs Manag. 2019 Oct;27(7):1492-1504).

Il progetto RANCARE sta sviluppando attorno a quattro linee di lavoro:

(a)  Il Working Group 1, diretto da Walter Sermeus, si sta focalizzando sui concetti, sui metodi e sugli aspetti metodologici della misurazione del fenomeno (‘Conceptualisation, Organisational Issues, Research Methodology’);

(b)   il Working Group 2 diretto da Maria Shubert, sta lavorando sull’efficacia degli interventi che potrebbero minimizzare le cure compromesse (‘Evidence-based Interventions and Intervention Design’);

(c)   il Working Group 3, diretto da Riita Suhonen si sta invece focalizzando sulle questioni etiche (‘The ethical dimension including patients’ rights’), mentre

(d)   il Working Group 4 diretto da Olga Riklkiene, sta investendo sulle implicazioni educative (‘Educational issues and training’).

Tutti i lavori pubblicati sono anche sul sito web di Action (www.rancare-action.eu).

Luisa Saiani, ospite dell’evento ha affermato ‘studiare e misurare le cure compromesse nella pratica infermieristica quotidiana contribuisce a tenere viva l’attenzione su un fenomeno che ha un impatto sulla qualità della presa in carico dei pazienti. Ma non può essere fatto al di fuori di una estesa analisi e confronto perché è elevato il rischio che rilevazioni locali “vedano quello che si vuole vedere”. Le missed care sono  la punta dell’iceberg  che esprime la cultura assistenziale di quel contesto, intesa come scelta di prorità, assegnazione di importanza  alle diverse attività e ai bisogni delle persone.

Quindi lo studio di questo fenomeno  apre ad analisi e riflessioni  su aspetti core dell’assistere, uno tra questi:  a quali pazienti diamo meno cure ? le implicazioni etiche di questo interrogarsi sono rilevanti.

Alvisa Palese dell’Università degli studi di Udine, membro attivo del progetto RANCARE, ha sottolieato il contributo importante assicurato sino ad ora da studentesse dottorande e dottorate del Dottorato dell’Università di Tor Vergata in Public Health e Nursing Sciences che stanno non solo affinando il concetto nel contesto italiano ma anche espandendolo. Ha inoltre evidenziato la rilevanza dello studio che la Regione Veneto sta definendo a livello di sistema, guidato dal dr. Claudio Costa (Direzione Risorse Straumentali SSR) e dal dott. Achille Di Falco (Direttore UOC Formazione e Sviluppo delle Professioni Sanitarie Azienda Zero), per misurare con sistematicità il fenomeno delle cure compromesse in aree omogenee e identificare le buone pratiche per prevenirne l’occorrenza. I due giorni di Verona sono infatti stati seguiti da un meeting presso la Regione Veneto in cui Evridiki Papastravou, la Chair di RANCARE, ha incontrato tutti i dirigenti infermieri ed i loor colollaboratori, con una giornata di studio sul fenomeno.

 

 

Alvisa Palese (IT), Evridiki Papastravou (CY), Luisa Saiani (IT)

 

Evridiki Papastravou (CY), “ Many thanks to the Verona University, the University of Udine, the organisers, the academics and the students for the warm welcome and their excellent hospitality!

 

It is so important working and meeting in such a beautiful, historical and inspiring place that made our meetings and work more productive, pleasant and joyful.

 

Verona is a place that i would recommend for studying, professional meetings and an excellent place to live!!”

 

 

Panayiota Andreou (CY) “Verona, what an inspiring place to work in and great people to work with! Another RANCARE event has successfully ended and specials thanks to the local organising committee team   for making it happen!”

 

 

Riita Suhonen (FI), Anne P Scott (UK), Helena Leino-Kilpi (FI): “RANCARE-meeting in Verona was a future-oriented event! Professional arrangements and socially excellent. My special thank goes to students working in the meeting -and being so helpful in practical matters. The whole city of Verona is an impressive place, and allowed opportunities also for planning new ideas for future. This is the place to visit again!”

 

 

Olga Riklkiene (LT): “Meeting in Verona was very productive, emotional and promising. I appreciate WG4 members for their active participation and their input here and through the whole project”.

 

 

Maria Schubert (CH): “Verona and the University of Verona are inspiring places. I am looking forward to the working group meeting”.

 

 

Padova: Meeting sulle Cure Infermieristiche compromesse.

 

Da sinistra Prof: Luisa Saiani (Università di Verona), Alvisa Palese Università di Udine) e dr Achille di Falco, Direttore UOC Formazione e Sviluppo delle Professioni Sanitarie Azienda Zero Regione del Veneto