Stomizzati e ricetta dematerializzata, il contributo degli Infermieri

Un evento FINCOPP AISTOM, con la partecipazione di SIUD ed ESTAR, si è svolto oggi a Firenze, che, oltre alla partecipazione delle Aziende di settore, ha visto fra gli ospiti: Marcella Marletta, presidente di AISTOM (Associazione Italiana Stomizzati), già Direttore Generale del Ministero della Salute e Membro della Commissione Nazionale dei LEA; Monica Piovi, direttore generale di ESTAR (l’Ente di Supporto Tecnico Amministrativo della Sanità Toscana); Vincenzo Li Marzi, presidente SIUD  (Società Italiana di Urodinamica); Francesco Diomede, presidente FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico); Andrea Tisselli e Francesco Bof dell’Università di Parma.
Un importante contributo al workshop dal titolo: “La ricetta dematerializzata-ESTAR e Associazioni pazienti a confronto”, è arrivato anche dalle professioni infermieristiche, con la partecipazione del Consigliere nazionale FNOPI (Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche), Nicola Draoli, e del presidente dell’Ordine interprovinciale Firenze-Pistoia, David Nucci, alla tavola rotonda in cui il presidente FINCOPP ha posto l’accento sulla tematica del “giusto dispositivo”, con particolare riferimento alla persona incontinente e stomizzata. In questi casi, infatti, il dispositivo viene “cucito” sulla persona, facendo scelte personalizzate (specie in caso di obesità, di eccessiva magrezza, soggetto a sudorazione, ecc.), al fine di evitare gravi complicanze ed oneri economici a carico del Sistema Sanitario Regionale e delle famiglie.
“Le associazioni dei pazienti devono vigilare sulla qualità e la libera scelta dei prodotti loro consegnati: per questo, invochiamo una politica sociosanitaria più attenta, che preveda Capitolati di gara e processi di acquisto capaci di contemplare queste esigenze specifiche”, ha spiegato Diomede, per il quale “resta importante arrivare alla libera scelta tra i prodotti disponibili sul mercato, procedendo verso la piena attuazione della ricetta ‘dematerializzata’, anche con la consegna domiciliare se gradita dal cittadino”.
Diventa fondamentale, pertanto, stimolare processi di acquisto “con i pazienti al fianco”. Non a caso, il presidente dell’OPI Fi-Pt, Nucci, ha ribadito l’importanza di coinvolgere pazienti e cittadini, nel processo di individuazione di determinati dispositivi, con i professionisti infermieri specializzati. E il consigliere FNOPI, Draoli, ha sottolineato il valore della Consulta delle Associazioni dei Pazienti e dei Cittadini, ribadendo l’impegno ad andare verso una maggiore autonomia degli infermieri anche nella prescrizione degli ausili, nell’ottica del riconoscimento delle competenze avanzate realizzando quel rapporto fiduciario tra infermiere e popolazione che le associazioni richiedono da tempo.