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I ROTARY CLUB DEL POLESINE PREMIANO L’OPI ROVIGO

OPI: Rovigo

Il Presidente Piombo:

“Questo riconoscimento da parte
del Rotary è fonte di orgoglio per tutta la professione”

 

ROVIGO – I quattro Rotary club polesani hanno consegnato il Paul Harris Fallow, la massima onorificenza rotariana, all’Ordine dei Medici e all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Rovigo “In segno di apprezzamento e riconoscenza per l’insostituibile lavoro, che hanno svolto, nel periodo acuto della pandemia Covid-19 e che tuttora continuano a svolgere con grande spirito di abnegazione”, come recita l’attestato di riconoscimento.

La cerimonia si è svolta lunedì 14 maggio presso il Consorzio Università Rovigo.

Presenti in rappresentanza dell’OPI Rovigo il Presidente Denis Piombo, il Vice Presidente Marco Emanuele, il Tesoriere Luciano Giuriati e i Consiglieri Ambrogio Andreello e Marta Zanin.

La premiazione è stata introdotta dal Presidente del CUR Diego Crivellari ed è stata poi inaugurata dal Presidente del Rotary Club Rovigo Maurizio Zerilli.

“Per la nostra professione questo riconoscimento – ha affermato il Presidente Piombo – da parte di una realtà prestigiosa, consolidata e radicata nel territorio come è il Rotary è fonte di orgoglio. Ringrazio il Presidente Maurizio Zerilli e tutto il Rotary per l’invito e il CUR per l’ospitalità. Il 2020 è stato l’anno triste che tutti abbiamo avuto modo di conoscere e vivere, come sanitari e come cittadini. Spesso siamo stati definiti angeli o eroi, ma non siamo tali. Siamo professionisti, che hanno messo e mettono tuttora le proprie competenze a disposizione di tutte le persone, vicini ai cittadini sempre e ovunque per il bene di tutti”.

“Le nostre professioni, quella dei medici e quella degli infermieri, sono state le più colpite in termini di decessi e contagi proprio perché in prima linea durante la pandemia – ha proseguito Piombo, richiamando il precedente intervento del Presidente dell’Ordine dei Medici Francesco Noce – e continuiamo ad essere in prima linea anche nella campagna vaccinale che in Polesine sta proseguendo egregiamente”.

Piombo, infine, ha ribadito la posizione dell’Ordine in merito alla questione vaccinale: “C’è chi ancora non crede al Covid, chi si definisce no-vax. Quelle situazioni e quelle realtà non ci appartengono e non possono appartenere all’identità professionale infermieristica”.

 

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