Consulta delle associazioni/società scientifiche infermieristiche: le procedure per la legge 24/2017

Riunione a Roma della Consulta nazionale FNOPI delle associazioni/Società scientifiche infermieristiche. Tre sostanzialmente gli obiettivi:

– avviare il lavoro di predisposizione delle linee guida secondo la legge 24/2017 dopo la pubblicazione da parte del ministero della Salute sulle associazioni/società scientifiche ammesse nell’elenco di quelle abilitate a predisporre le linee guida;

– chiarire le procedure da seguire per le associazioni/società non ammesse, ma su cui FNOPI aveva espresso parere favorevole e che per un difetto di comunicazione col ministro non hanno avuto accesso all’elenco:

– illustrare le linee guida per gli OPI (e per le associazioni competenti) per l’applicazione del protocollo d’intesa tra FNOPI, Consiglio superiore della Magistratura (CsM) e Consiglio nazionale forense (Cnf)

Il ministero della Salute ha pubblicato il 7 novembre l’Elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie in attuazione dell’articolo 5 della Legge 8 marzo 2017, n. 24 e del Decreto ministeriale 2 agosto 2017. L’elenco sarà aggiornato ogni due anni.

Nell’elenco pubblicato sono presenti una serie di associazioni/società infermieristiche e per le Associazioni/Società scientifiche non comprese nell’elenco ma su cui FNOPi aveva dato parere positivo, lo stesso ministero, interrogato dalla Federazione, ha affermato che molte delle mancate presenze sono dovute alla mancata integrazione della documentazione amministrativa richiesta.

In alcuni casi, tuttavia, sembra esserci stato un difetto di comunicazione tra i due Enti, e il ministero ha assicurato che una volta pervenute le note integrative richieste, le singole posizioni potranno essere riconsiderate.

Le cause di esclusione per mancata integrazione documentale sono: mancanza di statuto; statuto non aggiornato ai contenuti richiesti dal Decreto ministeriale 2 agosto 2017; statuto, sebbene aggiornato, non aderente ai requisiti previsti.

In questo senso la Federazione ha invitato le Associazioni/Società scientifiche che fossero in questa condizione a contattare il ministero della Salute e a integrare le informazioni come da richiesta per poter successivamente consentire al ministero di riconsiderare la presenza in elenco

Per applicare al meglio e in maniera unitaria la legge 24/2017, poi, FNOPI ha considerato che la legge 3/2018 prevede per la Federazione oltre agli altri compiti istituzionali anche quelli di: partecipare alle procedure relative  alla  programmazione  dei fabbisogni di professionisti, alle attività formative e all'esame di abilitazione all'esercizio professionale;  rendere  il  proprio  parere  obbligatorio  sulla  disciplina regolamentare dell'esame di abilitazione all'esercizio professionale: concorrere con le autorità locali e centrali nello  studio  e nell'attuazione dei provvedimenti che possano interessare l'Ordine; contribuire con le istituzioni sanitarie e formative  pubbliche  e private alla promozione, organizzazione e valutazione delle attività formative e dei processi di aggiornamento per  lo  sviluppo  continuo professionale  di  tutti  gli  iscritti  agli  albi,  promuovendo  il mantenimento dei requisiti  professionali  anche  tramite  i  crediti formativi acquisiti sul territorio nazionale e all'estero.

Per tutti questi aspetti, oltre al desiderio della Federazione di accompagnare la crescita virtuosa del movimento associazionistico, FNOPI ha stipulato con SISI, Società Italiana di Scienze Infermieristiche , un protocollo che prevede la realizzazione di progetti di studio e ricerca finalizzati allo sviluppo della professione infermieristica.

La collaborazione si esplicherà con il supporto della SISI da un punto di vista metodologico e tecnico-scientifico attraverso la redazione di pareri, la partecipazione ai tavoli di lavoro, la realizzazione di progetti di studio e ricerca.”Da ora – ha detto la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli – chi è nell'elenco e chi verrà recuperato deve darsi da fare per produrre le linee guida. E presto anche, per essere pronti ed efficaci al momento della revisione dell'elenco tra due anni”.

“Oltre a produrre le informazioni – ha aggiunto Maria Grazie De Marinis, ordinario di Scienze Infermieristiche all'Università Campus Biomedico di Roma e presidente SISI – dobbiamo introdurle nella pratica e verificarne l'impatto. Dobboamo avere approcci multisìdisciplinari e dare precise indicazioni su come introdurre le linee guida che devono produrre modifiche anche alla pratica clinica”.