Stomizzati Lombardia, dalla Regione rassicurazioni dopo campagna #NOGARAXSTOMIA

Spena (Fais) con assessore Gallera
Spena (Fais) con assessore Gallera

Si conclude con una altissima adesione di cittadini e infermieri, e con le rassicurazioni della Regione Lombardia, la campagna social #NOGARAXSTOMIA, lanciata nei giorni scorsi dalla Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati (FAIS) chiedere il rispetto del diritto costituzionale alla salute ed al percorso riabilitativo, come previsto dalla normativa regionale e nazionale, al fine di acquisire i dispositivi più idonei alla persona contenendo disagi e problematiche che riporterebbero ad una condizione di malattia.
(I riferimenti legislativi sono relativi a: Rete Oncologica Lombarda attivazione dei PDTA per le persone stomizzate operate di tumore al colon retto, e DPCM 12/1/2017, allegato 11, articolo 1, comma 4).

Gli Ordini delle Professioni infermieristiche della Lombardia hanno da subito appoggiato e sostenuto questa richiesta il cui scopo ben si integra con il mandato di tutela della salute e risposta ai bisogni delle persone che caratterizza la professione infermieristica. L’Infermiere enterostomista è il professionista competente dedicato che guida la persona che assiste nella scelta del presidio più idoneo riducendo problematiche e disagi in ottica di adeguatezza assistenziale e gestione di risorse. “Riteniamo che il percorso risulterebbe più veloce e appropriato se la prescrizione di tali presidi fosse affidata all’infermiere”, hanno scritto in un comunicato gli Ordini della Lombardia.

«I dispositivi per pazienti stomizzati rimarranno discrezionali e personalizzati, in base alle prescrizioni cliniche. Non sono e non saranno dunque sottoposti a procedure di gara pubblica né a processi di standardizzazione». Ha rassicurato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, rispondendo alle preoccupazioni manifestate. “La Direzione generale Welfare non ha autorizzato e non autorizzerà alcun procedimento che violi le prescrizioni cliniche personalizzate, in modo da non alterare l’aderenza e l’efficacia clinica dei dispositivi e il benessere dei pazienti”, ha concluso Gallera.