Come organizzare le vaccinazioni anti-Covid. Circolare della Salute

Tre tipi di punti di organizzazione per definire la pianificazione della prima fase della campagna di vaccinazione contro SARS-CoV-2: Punto Vaccinale Ospedaliero (PVO);  Punto Vaccinale Territoriale (PVT); Punto Vaccinale in Struttura Residenziale (PVSR).

E due modelli organizzativi che prevedono all’interno dell’ambulatorio/postazione vaccinale la presenza di un operatore (Modello A) o la presenza di due operatori (Modello B).

A dare indicazioni è la circolare del ministero della Salute “Raccomandazioni per l’organizzazione della campagna vaccinale contro SARS-CoV-2/COVID-19 e procedure di vaccinazione”, inviata a tutte le istituzioni coinvolte nella lotta al coronavirus.

Nel Modello A è prevista l’accoglienza dei soggetti da vaccinare e verifica della prenotazione, la raccolta dell’anamnesi pre-vaccinale e del ritiro dei moduli firmati relativi all’informativa del consenso informato. Poi la preparazione e la somministrazione del vaccino a un singolo soggetto nell’unità di tempo, e l’osservazione dei soggetti vaccinati e la registrazione della vaccinazione.

Nel Modello B c’è l’accoglienza dei soggetti da vaccinare e la verifica della prenotazione, la raccolta dell’anamnesi prevaccinale e del ritiro dei moduli firmati relativi all’informativa del consenso informato la preparazione e la somministrazione del vaccino a un singolo soggetto nell’unità di tempo e la registrazione della vaccinazione. Poi l0sservazione dei soggetti vaccinati.

Per quanto riguarda gli standard minimi di personale del Punto Vaccinale Ospedaliero (PVO) e Punto Vaccinale Territoriale (PVT) si tengono in considerazione un dimensionamento variabile dei punti vaccinali e sono definiti in relazione al numero di ambulatori vaccinali presenti nel Punto di Vaccinazione Ospedaliero o Territoriale.

Il personale medico coordina ed è responsabile degli Ambulatori Vaccinali di riferimento, sovraintende la raccolta dell’anamnesi pre-vaccinale e del consenso informato nel Punto di Accettazione e supervisiona la preparazione e la somministrazione dei vaccini e l’osservazione dei soggetti, nelle eventuali  valutazioni/complicazioni cliniche. Il personale medico dovrà essere sempre garantito per ogni PVO o PVT nella misura di (modello A) un medico per un massimo di 4 Ambulatori Vaccinali e (modello B) un medico per un massimo di 5 Ambulatori Vaccinali.

Il personale vaccinatore sarà invece costituito da assistenti sanitari o infermieri che garantiranno la preparazione e l’effettuazione della vaccinazione. Gli operatori contribuiranno alla realizzazione delle attività propedeutiche alla gestione della seduta vaccinale (es. controllo frigo, controllo lotti, controllo carrello, etc. nel rispetto delle buone pratiche vaccinali e delle procedure della struttura).

Lo standard minimo considerati è di (modello A) un operatore vaccinatore per singolo ambulatorio vaccinale e (modello B) due unità di personale vaccinale per singolo ambulatorio attivo all’interno del PVO o PVT. L’adozione di questo modello, secondo la circolare,  potrebbe permettere la riduzione dei tempi di vaccinazione del singolo soggetto e aumentare i volumi di attività del PVO o PVT.

Il personale sociosanitario (Oss) contribuirà all’accoglienza dei soggetti da vaccinare, nei Punti di Accettazione, per la misurazione della temperatura, e alle attività di sanitizzazione degli Ambulatori Vaccinali e può essere previsto un  operatore sociosanitario per un massimo di 4 Ambulatori Vaccinali.

Il personale amministrativo contribuirà alle attività di accoglienza e registrazione dell’anamnesi pre-vaccinale raccolta dal medico, del consenso informato e della post-vaccinazione nel sistema informativo nazionale. Il suo standard è di un operatore amministrativo ogni due Ambulatori Vaccinali ovvero ogni 4 ambulatori in base al modello utilizzato.

Le regioni potranno organizzarsi, in base ai modelli organizzativi da loro prescelti e alla disponibilità di personale sanitario e amministrativo prevedendo un numero, un rapporto e un’allocazione diversa di operatori sanitari (medici e operatori vaccinatori) OSS o amministrativo da allocare ai singoli PVO e PVT e ai singoli ambulatori vaccinali, ferma restando la presenza del medico responsabile di seduta vaccinale.

Per quanto riguarda invece il Punto Vaccinale in Struttura Residenziale (PVSR), l’attività di vaccinazione dei dipendenti e degli ospiti dei presidi residenziali per anziani dovrà essere garantita presso la struttura stessa. In relazione della capacità organizzativa della stessa struttura e con la supervisione del Centro Vaccinale di riferimento, i PVSR saranno costituiti, dove necessario, da personale dei Centri Vaccinali e/o delle ASL di riferimento organizzato in team mobili, supportato e integrato dal personale sanitario, OSS e amministrativo operante nella Struttura. Per questo  è opportuno che il Centro vaccinale e/o la ASL di riferimento prenda contatti preliminarmente con i responsabili della Struttura.

Gli standard minimi di personale per Team Mobile di supporto al PVSR prevedono che ogni PVSR deve prevedere la presenza di un medico responsabile di seduta vaccinale che potrà essere identificato nel personale medico già operante presso la struttura o da personale del team mobile, il personale vaccinatore sarà costituito da operatori sanitari che garantiscono l’effettuazione della vaccinazione e si possono considerare come standard minimi due operatori per singolo team mobile.

In questa primissima fase le Regioni, comunicano periodicamente su richiesta della Direzione Generale Prevenzione i dati aggregati di copertura vaccinale attraverso un form predisposto dalla Struttura Commissariale e dal Ministero della Salute.

LA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE