“La sanità che vogliamo”. In un libro, le cure orientate dalle donne

“La sanità che vogliamo. Le cure orientate dalle donne”, a cura di Sandra Morano, più di ogni altra cosa è un documento autentico, una “testimonianza” dalla prima linea del lavoro nel Sistema Sanitario Nazionale al tempo del Coronavirus. Scritto da mano femminile con piglio fermo, il libro prova a rispondere a diverse domande riguardanti l’organizzazione del nostro SSN governato da donne, o anche a come sarebbe il SSN senza le donne.
In effetti, lungi dall’urlare slogan femministi o proto tali, nella “Sanità che vogliamo” le professioniste della Salute (che sono i tre quarti della forza-lavoro) spiegano le loro abilità a cambiare la struttura stessa della Sanità, forti dell’insostituibile e millenaria abilità in tutti gli scenari assistenziali.
I contenuti, così come i suggerimenti e gli spunti in pagina, non servono a dare “patenti di leadership”, ma suggerimenti per costruire la Sanità del futuro per le prossime generazioni, affinchè, per lavorare, non si debba più necessariamente “soffrire”.

La lezione della pandemia, l’agire in funzione di un problema sconosciuto e, all’inizio, apparentemente senza soluzione, ha messo in luce la necessità di un ripensamento globale della Sanità pubblica rispetto alle attuali richieste di salute. Se già da tempo, un po’ ovunque, le trasformazioni dei sistemi di cura nei vari Paesi apparivano urgenti, ora, è quanto mai necessario agire perchè le mutazioni drammatiche del rapporto tra ambiente e salute, sviluppo e rispetto, richiedono una diversa organizzazione del lavoro, che influenzerà la presenza delle donne che curano e la relazione con i luoghi di cura. È indubbio, infatti, che la crisi di management sia già in atto e che siano utili, fin d’ora, proposte per un’agenda di trasformazione sanitaria, rivalutando non solo le condizioni di cura, ma anche le reti e l’adeguatezza degli ospedali. Oggi, riflettere sul concetto di “continuità” tra cura e benessere, tra territorio e ospedale, è prioritario, anche per contenere le infezioni e limitare i ricoveri.
Questo libro mostra che le donne possono rifondare la Sanità perchè capaci di organizzarsi e perchè competenti, indispensabili per la medicina, e nella governance della salute.
Un libro rivolto a chi vuole approfondire i nuovi modelli da sperimentare improntati al femminile, perché “La sanità che vogliamo” è un progetto inviato al Governo, perché vi siano le priorità per cambiamenti strutturali del Sistema salute nel rispetto di chi lavora sul campo, analizzando criticamente le carenze e prospettando una sanità orientata dalle donne che ispiri chi verrà.
Niente tornerà uguale dopo il COVID-19: la grande prova offerta dalle donne ha già dimostrato le loro capacità dirigenziali: ora, bisogna elevare a sistema le loro esperienze più funzionanti.
L’Area Formazione Femminile – coordinata proprio dall’autrice – nasce allo scopo di lavorare sul tema del benessere delle donne nel SSN, sulla promozione del capitale umano di cui sono portatrici.
Con la post-fazione di Costantino Troise, presidente nazionale ANAAO-ASSOMED, il libro è edito da Moretti & Vitali.