
“Bene il chiarimento del ministro della Salute Giulia Grillo sui possibili tagli al fondo sanitario contenuti nell'ultima bozza del Patto per la salute all'articolo 1: altri tagli il Servizio sanitario nazionale non li può sopportare. La sanità ha già dato tutto quello che poteva. Se si continuasse a tagliare il Servizio sanitario nazionale (Ssn), come abbiamo spesso sottolineato anche assieme alle altre professioni sociosanitarie, il rischio è quello di un suo smantellamento e la perdita di quei requisiti fondamentali di civiltà per l’assistenza che sono l’uguaglianza, la solidarietà, l’universalismo e l’equità”.
“Negli anni passati per ragioni di risparmio sono stati sottratti al Ssn moltissime risorse utilizzandolo come un vero e proprio bancomat delle casse pubbliche. A farne le spese – continua Mangiacavalli – sono stati i cittadini, i servizi sempre più in affanno, ma anche il personale che ormai sopporta carenze anche in aumento con Quota 100, che renderanno presto ingestibile l’assistenza e allungheranno le liste di attesa oltre misura. Le Regioni senza risorse non possono programmare e non possono nemmeno investire in un sistema che per migliorare, erogare servizi di qualità e ridurre ticket e ricorso al privato ha bisogno di risorse e di nuovi modelli di programmazione e gestione sempre più vicini alle persone e ai loro bisogni”.