Napoli, ambulanza attaccata, ferita un’infermiera. Carbone (Opi Napoli): "Sembra che la tutela degli operatori non interessi"

Alle ore 9.30 del 12 maggio la Postazione 118 del Crispi a Napoli stava trasportando un codice rosso in Pronto soccorso (paziente a bordo) a sirena e lampeggiante, senza alcun motivo un passante, scaglia un paletto di ferro contro il vetro laterale del mezzo di soccorso mandandolo in frantumi e mettendo a repentaglio l’incolumità di medico, infermiera e paziente già di per se grave.

L’infermiera riporta trauma ed escoriazione all’arcata sopracciglia sinistra, trauma dovuto dal sobbalzo nell’urto violento e per proteggere la paziente.

il Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, Ciro Carbone ha dichiarato: “Si lavora nel terrore e i cittadini rischiano seriamente la vita.

Alla collega la nostra più sentita e fattiva solidarietà. Alle istituzioni locali il nostro profondo biasimo per l’immobilismo dimostrato e il silenzio assordante dei provvedimenti presi. Anche denunciare – dice Carbone – dovere civico di ogni cittadino, a maggior ragione di un ente pubblico qual è l’Ordine degli infermieri, può non valere niente a Napoli.

Noi abbiamo denunciato. Abbiamo proposto interventi per iscritto. Abbiamo fatto incontri con autorità politiche e del Governo sul territorio, sollecitato forze dell’ordine, ma niente si muove. Sembra che non interessi a nessuno né tutelare chi lavora e rischia la vita per assicurare il diritto alla salute, né i cittadini”.

“Voglio esprimere, purtroppo ancora una volta, la mia solidarietà e vicinanza all'equipaggio “Crispi” – ha dichiarato Giuseppe Galano, Direttore COT 118 Napoli – Capri  – che è stato oggetto per l''ennesima volta di una vile aggressione, con l'aggravante di essere immotivata. Penso che il tristissimo episodio è da attribuire all'inaccettabile mancanza di senso civico di alcuni balordi che non possono oscurare la civiltà e la vicinanza che la Cittadinanza ha per un Servizio salva vita come è il 118, ma nel contempo c'è una esigenza non più rinviabile di attenzioni sull'onerosissimo lavoro che facciamo da parte degli Organi competenti. Non permetteremo che si disperda una miniera di esperienze e competenze di chi ogni giorno con abnegazione, sacrificio e attaccamento al lavoro compie ordinari “miracoli” di assistenza all'utenza. Spero ci sia da parte di tutta la Città una sentita indignazione per questi inqualificabili episodi di violenza. Ancora solidarietà a questi ‘Eroi’ e un sentito ringraziamento a tutto il 118”.

“Non bastano più le parole di solidarietà e di condanna – ha detto Mario Forlenza direttore generale AsL Napoli 1centro – ma occorre assumere forti iniziative che vedano coinvolte tutte le istituzioni e non solo la ASL per tutelare gli operatori .Per tale motivo chiederò lunedì prossimo un incontro urgente al Prefetto e al Questore di Napoli per avere assicurazione che ogni possibile iniziativa o misura di sicurezza utile a contrastare tali episodi sia immediatamente adottata. Peraltro essendo le aggressioni in costante e preoccupante aumento non appaia fuori luogo anche la eventuale convocazione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico”.

“Basta!! Siamo stufi – ha dichiarato Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli -: ma nel contratto di governo quando si tuteleranno i diritti fondamentali degli operatori della sanità? Quando si offrirà il recupero di un senso civico verso un bene collettivo come è la tutela della salute offerta dagli eroi della sanità? Aspettiamo le medaglie al valore, per fare in modo che la politica non stia a “guardar le stelle”. Vergogna. Condividete ovvero “facimm o burdell” traduzione facciamo casino la politica non può star zitta”.