L’Ordine di Torino getta le basi per le attività del 2019

È un Ordine delle professioni infermieristiche che riparte da tante certezze, quello riunitosi in assemblea, a Torino, per la presentazione del conto consuntivo e del bilancio di previsione 2018. Nella riunione degli iscritti, convocata presso la sede di via Stellone, sono emersi chiaramente i punti fermi da cui gettare le basi per il futuro.

«Il nostro primo obiettivo – ha spiegato il neo presidente Massimiliano Sciretti – è di sostenere la crescita culturale degli iscritti e la tutela del cittadino/utente. Senza dimenticare la necessità di recepire le istanze dei professionisti e di ampliare la visione disciplinare».

L'Opi Torino si pone quindi come una istituzione “aperta”, flessibile e attenta alle necessità espresse dalla numerosa comunità degli iscritti. Ma anche promotrice di dialogo e di confronto, sia all'interno della professione, che nel rapporto con le altre attività del settore sanitario. Un Ordine che, maggiormente autonomo rispetto al passato, vuole essere più vicino ai suoi iscritti:

«Puntiamo a implementare i sistemi di dialogo e di comunicazione digitale – hja aggiunto il presidente – favorire l'ingresso del professionista mediante la Consulta Opi Giovani e organizzare eventi per avvicinare all'Ordine sia gli infermieri che i cittadini». Senza dimenticare i servizi a sostegno della professione. Tra gli obiettivi c'è infatti quello di organizzare degli osservatori sul sempre più diffuso fenomeno delle aggressioni agli infermieri, sul demansionamento e sull'esercizio abusivo della professione.

E parallelamente, come Opi Torino, favorire sinergie e collaborazioni con altri soggetti. «Pensiamo a partnership – ha concluso Sciretti – con Università e associazioni scientifiche, con associazioni di malati e cittadini, forme di collaborazione con i sindacati, enti e altre professioni».