Il ministro della Salute Roberto Speranza ha appena firmato un decreto per l’istituzione della Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie che ha definito “un luogo di ascolto e dialogo”.
“Ho appena firmato il decreto che istituisce la consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie. Un luogo di dialogo, ascolto e confronto tra medici, infermieri, farmacisti e professionisti della salute. È anche così che si migliora il Servizio Sanitario Nazionale” scrive il ministro sulla sua pagina Facebook.
Mangiacavalli: “Bene. Ora il ministro vigili sull’equità della Consulta
“Apprezzabile, condivisibile e necessario lo sprint del ministro della Salute Roberto Speranza che passando dalle parole ai fatti ha dato gambe alla Consulta delle Federazioni degli ordini professionali”, commenta l’iniziativa del responsabile del dicastero di Lungotevere Ripa Barbara Mangiacavalli, presidente della FNOPI, la più numerosa d’Italia: rappresenta il 41% del personale del Ssn e quasi il 60% di quello del ruolo sanitario.
“L’idea – prosegue – conferma ancora una volta l’attenzione del ministro al tema delle professioni sanitarie e ci trova naturalmente e inequivocabilmente d’accordo”.
“Quello che ci aspettiamo ora da questa Consulta è la sua capacità di permettere finalmente l’innovazione che serve nelle politiche professionali sanitarie, con la valorizzazione e il rafforzamento delle competenze di ciascuno, acquisite ormai da oltre un quarto di secolo nelle università, con le lauree, i master e i dottorati di ricerca, i ruoli di docenza, con una formazione capillare insomma, ognuno nel suo ruolo, per far crescere davvero il Servizio sanitario nazionale”.
“Ci aspettiamo però una Consulta che veda tutti protagonisti e allo stesso modo – conclude la presidente FNOPI – senza professioni di serie A e serie B, con un ministero e il suo ministro a garanzia di tutto questo”.
“In tal caso i 450mila infermieri impegnati ogni giorno nel prendersi cura della comunità e dei più fragili, saranno al fianco del ministro Speranza per disegnare davvero tutti insieme un percorso di confronto e condivisone tra le Federazioni, dove tutti abbiano stessa dignità e stesso rilievo per realizzare percorsi di assistenza virtuosi, necessari alla crescita e allo sviluppo reale del nostro Ssn”.