Lincei: premio Presidente della Repubblica a Silvio Garattini. Congratulazioni dalla FNOPI

È stato assegnato dall’Accademia dei Lincei al farmacologo Silvio Garattini il Premio nazionale Presidente della Repubblica 2021.

Il premio è il riconoscimento del «ruolo assai importante nell’indirizzare attraverso le sue attività molta della ricerca biomedica applicata alla salute e dell’impegno sociale svolto a livelli diversi, che ne fanno un esempio e un punto di riferimento nel Paese».

A Silvio Garattini i complimenti più sinceri della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche per la quale ha partecipato come esperto all’Advisory board che ha messo a punto le note FNOPI al Recovery Plan e il disegno del futuro dell’infermiere.

In questo senso il Professore Garattini si è espresso (A QUESTO LINK UNA SUA INTERVISTA IN MERITO) anche affermando che gli infermieri sono una parte fondamentale del Ssn soprattutto per la medicina sul territorio nella loro posizione di interlocutori diretti del paziente con cui hanno i maggiori contatti, con più autonomia sia per il prendersi cura sia per altri interventi come ad esempio anche .l’opportunità di sviluppare e ampliare le competenze infermieristiche anche in riferimento alla possibilità di prescrizione di farmaci adatti a curare sintomi, identificare meglio il ruolo nei vari setting assistenziali anche in relazione agli standard di esiti di cura attesi sulla popolazione.

Per Silvio Garattini gli infermieri devono partecipare ai progetti di ricerca per chiarire la posizione e i bisogni del paziente. Secondo Garattini è necessario avere più infermieri e aumentare la loro formazione nell’interesse del Servizio sanitario nazionale.

Di questo la Federazione degli infermieri ringrazia il Professore Garattini ed è particolarmente felice che uno scienziato della sua rilevanza porti avanti le istanze della nostra professione  e si congratula ancora con lui per l’alto riconoscimento ottenuto.

Questa la nota biografica dell’Accademia dei Lincei che accompagna il premio

«Nato a Bergamo nel 1928, dopo la laurea in Medicina Garattini  è stato assistente presso l’Istituto di Farmacologia dell’università degli Studi di Milano, allora diretto da Emilio Trabucchi. Nel 1961 fonda l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, fondazione privata no profit, dove poter condurre ricerche nel settore biomedico al di fuori delle università aprendo in modo innovativo per l’Italia il ruolo della filantropia nel sostenere la ricerca. La sua impostazione dell’Istituto è moderna, indipendente, innovativa per l’Italia, e stabilisce da subito rapporti di collaborazione con importanti centri di studio pubblici e privati degli Stati Uniti. Il Mario Negri continua così a crescere, diventando polo di attrazione per giovani ricercatori brillanti anche per le posizioni di rottura che Garattini prende con la politica, l’università e le industrie farmaceutiche, ma soprattutto per la sua conduzione democratico-decisionale, e la sua attrezzatura scientifica sempre più moderna e rinnovata.
La ricerca dell’Istituto verte sulla chemioterapia antibatterica (le prime ricerche di Garattini sono sull’idrazide dell’acido isonicotinico, Ini) chemioterapia antitumorale e farmaci del sistema nervoso centrale, ai quali presto si aggiunge la ricerca sul sistema cardiovascolare e renale, la tossicologia e l’immunologia dei tumori. All’inizio degli anni 2000 Garattini ricostruisce il Mario Negri, rinnovandolo nella struttura, nella sperimentazione e nella gestione, e che continua la sua opera di critica costruttiva della sanità di questo Paese. Dal 2018 ne è presidente emerito, mentre il timone di direttore passa a Giuseppe Remuzzi. Nella sua lunga carriera, Garattini è stato autore di quasi 900 pubblicazioni. Con alle spalle questa prodigiosa e seria macchina di ricerca promuove campagne sociali importanti sull’appropriatezza dei farmaci, sulla corretta sperimentazione dei farmaci, sulla lotta contro il tabagismo e si impegna in una vasta attività di consulenza sulle questioni della salute per le pubbliche istituzioni sempre condotta con intelligenza, corretta informazione e grandi abilità di comunicatore. Ha ricoperto incarichi direttivi di grande importanza sempre con scrupolo e rigore: Cuf, Aifa, Cnr, Eortc, Emea (ora Ema), Consiglio superiore di sanità, Comitato nazionale per la bioetica, Commissione per l’etica della ricerca e la bioetica del Cnr. Ha ricevuto vari premi scientifici tra cui l’Alkmeon International Prize, il premio della Società italiana di chimica “Giulio Natta” e due lauree Honoris Causa (Bialystock e Barcellona). Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana per i suoi meriti speciali, ha anche ricevuto la Medaglia d’oro al Merito della Sanità Pubblica e la Légion d’Honneur».