Un impegno e una collaborazione costanti per rispettare i principi costituzionali di uguaglianza, solidarietà, universalismo ed equità affinché sia garantito il carattere nazionale del Servizio sanitario, l’accesso alle cure e all’assistenza per tutti i cittadini.
In queste istanze sottoposte all’attenzione delle Istituzioni si racchiude il senso del Manifesto per il superamento delle povertà sanitarie.
Il documento è stato sottoscritto, il 10 maggio a Verona, da FNOPI insieme alle altre 10 Federazioni e Consigli degli Ordini delle professioni sanitarie e sociosanitarie FNOMCeO, FNO TSRM e PSTRP, FOFI, FNOPO, FNOVI, FNCF, CNOP, FNOFI, FNOB, CNOAS, in occasione del Convegno “Le povertà sanitarie in Italia”, organizzato insieme all’Ufficio per la Pastorale per la Salute della CEI.
Le Federazioni si sono impegnate a mettere a disposizione le loro competenze in collaborazione con le Istituzioni pubbliche per promuovere la valorizzazione delle attività professionali, sostenere soluzioni e nuovi modelli di governance per un Servizio Sanitario Nazionale che garantisca il superamento delle diseguaglianze presenti nel Paese, diffondendo tra gli iscritti interventi e azioni da porre in essere per facilitare l’accesso alle cure.
“Gli infermieri italiani – è intervenuta la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli – sono parte integrante dell’équipe di cura, nella multi professionalità che tutte le nostre Federazioni auspicano e per cui stanno lavorando tra mille distinguo e mille difficoltà. Soprattutto sulla componente territoriale, ma anche su quella ospedaliera, gli infermieri possono essere quel pivot che aiuta tutti gli altri professionisti a fare rete e a mettersi insieme. Gli elementi che connotano oggi la sanità – ha proseguito la presidente – sono così tanti che la condivisione di percorsi e l’interconnessione di competenze, discipline e professionalità, può aiutare il nostro il nostro Paese, i nostri cittadini ed essere un elemento di svolta anche per il Ministero della salute. La Federazione degli infermieri c’è e c’è sempre stata: “usateci” perché possiamo essere quella chiave di lettura importante per realizzare processi, integrazioni, documenti, norme, modelli che possono veramente tener conto di questa necessaria connessione professionale”.