
“Obiettivo della Federazione è custodire, mantenere e diffondere l’eredità che ci ha donato la professoressa Cantarelli”. La presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli ha inaugurato il seminario nazionale “L’identità infermieristica oggi: Eredità e Prospettive nel solco di Marisa Cantarelli” organizzato oggi 18 giugno a Milano dall’Accademia Scienze Infermieristiche (ASI), in collaborazione con il Municipio 3 del Comune di Milano.
“Il seminario – hanno spiegato gli organizzatori – è nato dall’esigenza di promuovere una riflessione collettiva sull’identità infermieristica, in un momento storico in cui le professioni sanitarie sono chiamate a ridefinire il proprio ruolo e i propri valori in contesti complessi, segnati da crescenti bisogni di salute e nuove vulnerabilità sociali. Al centro della giornata vi sarà il confronto tra diverse generazioni di professionisti, esperti e studenti, chiamati a interrogarsi su come l’identità dell’infermiere si costruisca, si esprima e si rinnovi nei luoghi della cura. L’iniziativa intende valorizzare l’eredità culturale e professionale lasciata da Marisa Cantarelli (scomparsa il 28 settembre 2024), figura centrale per lo sviluppo dell’infermieristica italiana, il cui pensiero ha contribuito a fondare una pratica orientata alla centralità della persona assistita, all’autonomia professionale e alla consapevolezza del prendersi cura”.
Insieme alla presidente Barbara Mangiacavalli, per FNOPI, ha partecipato la segretaria Beatrice Mazzoleni impegnata nel talk sulla formazione come spazio generativo in cui l’identità professionale, uno dei quattro momenti di approfondimento previsti durante la mattinata.
“La professoressa Cantarelli, a tutti noi, ha insegnato a metterci a disposizione della professione. È stata una leader – ha detto nel corso del suo intervento la presidente Mangiacavalli – perché in tempi difficili per la professione infermieristica, è riuscita a farsi ascoltare. Una capacità di leadership, la sua, che sapeva trasmettere a docenti e studenti. Da lei, abbiamo imparato che non esiste formazione se non c’è ricerca e che non esiste leadership se non c’è formazione. Non esistono gli infermieri se non ci sono formazione e leadership”.
“Se abbiamo chiare l’identità e la disciplina – ha aggiunto Mangiacavalli – , siamo anche in grado di continuamente di rinnovare quello zaino in spalla che è la nostra formazione: uno zaino da aggiornare e arricchire costantemente. L’auspicio migliore è quindi che ognuno di noi possa, nel suo pezzetto di lavoro quotidiano, portare dietro l’identità professionale, la disciplina infermieristica, il gesto assistenziale, l’essere leader. Quando andiamo verso la persona assistita, portiamo il nostro essere infermieri. In tal senso saranno fondamentali le lauree magistrali a indirizzo clinico. Se saremo ancorati a questi elementi – ha concluso – il domani non potrà farci paura”.
La giornata è stata aperta da un video ricordo in omaggio alla professoressa Cantarelli e dall’intervento della presidente ASI, Paola Arcadi che ha voluto simbolicamente indirizzare alla teorica una lettera.
“Oggi – si legge nel documento -, in un tempo in cui tanti colleghi sentono smarrimento, fatica, ambivalenza nel dirsi “infermiere”, ci siamo dati appuntamento qui, nel tuo solco, per tornare a interrogarci sull’identità. Non è solo un’esigenza culturale. È una responsabilità. Oggi siamo qui per mettere al centro questa parola – identità – che non pronunciamo per ancorarci a un passato nostalgico, ma per guardare al presente con onestà e al futuro con coraggio. Abbiamo voluto costruire una giornata che fosse un passaggio, come quelli che ci hai insegnato a leggere: tra radici e germogli, tra memoria e prospettiva”.