PROPOSTE PER INCREMENTARE LA PRESENZA DI INFERMIERI-DOCENTI NEL SSD MED 45

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Alla base c’è la necessità che a formare gli infermieri siano gli infermieri. Oggi la professione infermieristica che negli Atenei è la più numerosa ha un numero troppo basso di docenti-infermieri. Per abilitare i professori necessari serve un investimento relativo di circa 1,7 milioni l’anno, ma anche che sia previsto anche un diverso sviluppo del corpo docenti.

Sempre in materia di rapporti tra Regioni e Università e in funzione dell’autonomia di queste, in attesa che si provveda tramite legge dello Stato è possibile quindi pensare di strutturare il corpo docenti MED/45 nel sistema universitario per l’insegnamento ai corsi delle professioni sanitarie che sono quelli con il maggior numero di iscritti.

Infatti, il Corso di Laurea in Infermieristica conta un numero di studenti iscritti mediamente

  • per la laurea triennale – di circa 16.000 unità l’anno (a cui si aggiungono, i 2.500 studenti di laurea magistrale): questo rende il MED/45 il settore scientifico disciplinare maggiormente presente nelle facoltà di Medicina. In Italia, tuttavia, solo in 22 Università su 41 i docenti sono inseriti  pieno titolo nell’organico dei professori universitari. Una carenza strutturale che impatta inevitabilmente sullo sviluppo disciplinare dello studente, che può contare praticamente solo su docenti a contratto di durata annuale. A tal riguardo, si rende necessaria una stabilizzazione (ricercatori, professori associati e ordinari) in maniera adeguata ai numeri della classe di laurea.

A oggi il rapporto docente/studenti è circa di 1:1.350 mentre ad esempio il rapporto fra studenti e docenti dei corsi di laurea in Odontoiatria diventa 1:6.

Ne consegue che solo in minima parte, e non in tutti gli Atenei, gli studenti di Scienze Infermieristiche – che rappresentano il 45% di tutti gli iscritti alle Facoltà/Scuole di Medicina – hanno l’opportunità di ricevere gli insegnamenti del SSD MED45 da docenti universitari inseriti nell’organico dei professori universitari. Nella percentuale non sono comunque calcolati gli studenti iscritti ai Master di primo livello obbligatori per coprire i ruoli di Coordinatore infermieristico e Infermiere specialista clinico (legge 43/2006).

Dal 2012-13 a oggi, diversi Infermieri hanno ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per ricoprire i ruoli di Professore Ordinario (PO; I fascia) e Professore Associato (PA;II fascia) nel SSDMED/45. Vista l’urgenza di acquisire docenti del SSD MED 45, le Università dovrebbero chiamare subito chi è in possesso dell’ASN: 31 fra PO e PA.

Per ottenere questo risultato si potrebbero prevedere, ad esempio, deroghe ai punti organici da utilizzare esclusivamente per la chiamata di docenti del SSD MED 45.

Considerando il numero di tutti gli abilitati nel Settore, sarebbe necessario disporre di 15 punti organico per tutto il territorio nazionale, così ripartiti:

      • Punti organico necessari per i docenti interni abilitati (per la prosecuzione di carriera dei Ricercatori a tempo indeterminato, A e Be dei Professori Associati):5,9;
      • Punti organico necessari per i docenti esterni abilitati (per assunzioni ex novo): 9,1. Inoltre, l’attuale normativa universitaria consente il finanziamento temporaneo, per un periodo di 15 anni, da parte di soggetti esterni pubblici e privati, di posti di ruolo di professori di prima e seconda fascia e di ricercatori. In questo senso sarebbe necessario disporre di finanziamenti esterni per la chiamata degli infermieri finora abilitati così ripartiti:

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Per i docenti interni abilitati:

      • Somma totale per 15 anni di finanziamento 9.155.449,00 euro che per anno sono 610.363,30euro;

Per i docenti esterni abilitati:

      • Somma totale per 15 anni di finanziamento 15.759.342,17 euro che per anno sono 1.050.622,81euro.

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