Al Congresso nazionale spazio anche al teatro sperimentale

Per la prima volta, all'interno di un Congresso nazionale degli Infermieri, ci sarà spazio per il teatro. Per una particolare forma di teatro: il palco dell'Auditorium si trasformerà infatti in uno studio radiofonico. Gli attori creano l’immagine acustica grazie ad un microfono binaurale, dalla forma di testa umana, che permette di recuperare e riprodurre i suoni con un effetto tridimensionale; gli effetti sonori sono realizzati in scena. Il pubblico in sala assiste allo spettacolo dotato di radiocuffie. Gli spettatori avranno l’impressione di essere in uno studio radiofonico durante la registrazione di un radiodramma.

Si tratta di “E Johnny prese il fucile”, opera tratta dal romanzo di Dalton Trumbo (noto sceneggiatore hollywoodiano, tra i suoi lavori: “Vacanze Romane” e “Spartacus”).
Il prossimo 6 marzo, al termine dei lavori della sessione pomeridiana, lo spettacolo verrà proposto, gratuitamente, all'Auditorium Parco della Musica a tutti gli infermieri iscritti all'evento in programma a Roma dal 5 al 7 marzo.

Portata già in scena con successo in molti teatri italiani da Fonderia Mercury, con l'adattamento e la regia di Sergio Ferrentino, questa pièce conserva intatto il suo messaggio pacifista e antimilitarista, con un'attenzione particolare al ruolo degli operatori sanitari al fianco di chi soffre.
Si tratta di un'opera contro la guerra che vinse il National Book Award nel 1939 e che ha preso vita sul grande schermo nel 1971, con un film diretto dallo stesso Trumbo. Il romanzo nacque per caso, dalla lettura di un articolo dedicato a un ufficiale britannico rimasto orribilmente sfigurato durante la Prima guerra mondiale. Il testo esprime la necessità di ribadire l'inutilità delle guerre e del ruolo fondamentale che gli operatori sanitari, in primis gli infermieri, hanno nei grandi e piccoli conflitti che accadono nel mondo.

Il lavoro teatrale diretto da Ferrentino è andato in scena diverse volte, in Italia e all'estero, anche per un pubblico di giovani, principalmente studenti dei corsi di laurea in Infermieristica, ed ha riscosso sempre un unanime consenso, al punto da essere segnalato ai vertici della Federazione come un possibile ulteriore spunto di riflessione da offrire ai congressisti.