Opi Carbonia Iglesias e altri 13 Opi alla presidenza delle Repubblica sul progetto disabili sensoriali

Presentata ufficialmente oggi alla Presidenza della Repubblica l’iniziativa dell’Opi di Carbonia Iglesias a cui hanno aderito altri 13 ordini delle professioni infermieristiche che per la prima volta in Italia realizza una iniziativa istituzionale per il recepimento della Legge Stanca (4/ 2004) su «Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici».

L'Opi di Carbonia Iglessias ha ricevuto anche i complimenti per l'iniziativa dell'assessore alla sanità della Regione Sardegna Luigi Arru.

Nella lettera rivolta al Capo dello Stato gli Opi spiegano che “nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica: una sezione video nella LIS e contenente documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi; una sezione audio-video contenente documenti accessibili agli ipovedenti – non vedenti”.

Gli Opi hanno anche realizzato un libro stampato in Braille contenente tutta la documentazione sulla professione dell’infermiere.
 
“L’iniziativa di dedicare ai disabili sensoriali e ai loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire i temi e la conoscenza della professione infermieristica con un video nella lingua dei segni (LIS), documenti accessibili agli ipoacusici e ai sordi e agli ipovedenti-non vedenti e di stampare un libro in Braille che contiene la stessa documentazione, rispecchia sia lo spirito di crescita della professione che quello di prendersi cura delle persone”, ha commentato la presidente della Federazione nazionale Fnopi, Barbara Mangiacavalli.
 
“Il primo aspetto – ha detto – rappresenta un esempio dell’impegno a far riconoscere e valorizzare l’infermiere del futuro, le sue nuove competenze, certificandole. Dobbiamo far riconoscere l’infermiere e l’iniziativa ne è un esempio per arrivare anche dove apparentemente sarebbe difficile farlo”.
 
“Il secondo aspetto – ha proseguito – fa parte della natura degli infermieri. Prendersi cura delle persone significa saperle rispettare, aiutare, incoraggiare e supportare in ogni momento del loro bisogno che, in questo caso, è proprio quello di farli sentire attivi e parte integrante della società. Non solo: di farli sentire anche parte integrante della professione se lo vorranno”.
 
“Lo slogan della Giornata internazionale dell’infermiere 2018 che abbiamo scelto – conclude Mangiacavalli – è ‘Ci sono impronte che non si cancellano. Noi infermieri, la nostra impronta sulla salute’. E questa iniziativa ne è una dimostrazione fortissima. Dimostra la nostra volontà e le nostre capacità: essere dalla parte dei cittadini, tutti e senza che nulla possa rappresentare una distinzione o un ostacolo vuole dire davvero essere infermieri”.
 
“Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI e degli Opi provinciali – è il commento degli Ordini nella lettera al Capo dello Stato – ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti”. 
 
“Ci siamo impegnati – aggiungono – e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto e un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie”.
 
“Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini – conclude la lettera al Capo dello Stato – , la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni e indicazioni da parte della nostra Federazione Nazionale a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente ai Consigli Direttivi”.
 
In particolare:
 
il testo in Braille nasce, si sviluppa, si concretizza e si stampa in Sardegna (Sassari) con particolare riguardo e attenzione alla relazione d’aiuto;
I video in LIS sono realizzati da una infermiera sorda di Pavia, Lisanna Grosso, e da un infermiere di Napoli, Zena Vanacore, nato da genitori sordi ed esperto della comunicazione in LIS;
Gli audio sono realizzati dagli studenti delle III classi del CDL Infermieristica di Frosinone e Udine e Napoli e Sassari e Cagliari e da professionisti infermieri.
 
E n occasione dei 70 anni della Costituzione, gli Opi hanno donato come simbolo dell’iniziativa una copia esclusiva della Carta Costituzionale editata in Braille presso la stamperia dell’Unione Italiana Ciechi di Sassari che ha inviato anch'essa un messaggio al Capo dello Stato.