Cure palliative nel grande anziano, nasce network tra professionisti

Sulle cure palliative nel grande anziano bisogna andare avanti tutti insieme, in “modalità network”, senza inutili protagonismi.

Il primo grande risultato della conferenza di consenso promossa oggi a Roma dall’Associazione Assistenza Primaria In Rete (APRIRE) è stato quello di ricevere il via libera da parte delle Federazioni nazionali di medici, infermieri e psicologi a sostenere e promuovere in ogni sede, secondo un modello di integrazione vera tra professionisti, il documento di consenso e le raccomandazioni elaborate, a partire dal gennaio 2017, dal Comitato tecnico scientifico coordinato dall’infermiera Ermellina Zanetti (Università degli Studi “Tor Vergata”).

Un contributo, quello della professione infermieristica, decisivo nel ridefinire i bisogni di cura e assistenza secondo i principi della medicina palliativa, per meglio indirizzare le scelte terapeutiche, diagnostiche e assistenziali. A dare l’imprimatur a questo importante lavoro c’era oggi alla conferenza la presidente della Fnopi, Barbara Mangiacavalli, che ha tenuto a sottolineare come “la tematica delle cure palliative fa parte del patrimonio deontologico e valoriale dell’infermiere, figura professionale che accompagna l’esperienza umana di ogni cittadino, dalla nascita agli ultimi istanti di vita”. “Per questo – ha aggiunto Mangiacavalli – ci siamo, a fianco dei pazienti, delle loro famiglie e a fianco degli altri professionisti con cui è necessario collaborare, come si sta facendo, anche per declinare a ogni livello le raccomandazioni che usciranno dalla conferenza, calando quindi i documenti approvati sul territorio: nelle residenze, in hospice, a domicilio”.

Nelle persone anziane e molto anziane, che vivono a casa o nelle strutture residenziali, affette da comorbilità, da disabilità funzionale o cognitiva, per lo più con le caratteristiche della disabilità progressiva, è infatti difficile identificare coloro che hanno una ridotta speranza di vita e ciò implica una una mancata ridefinizione dei bisogni di cura e assistenza secondo i principi della medicina palliativa.

Per questo l’associazione APRIRE ha promosso la conferenza di consenso celebrata oggi alla presenza dei rappresentanti delle Società Scientifiche, del Centro di Ricerca per l'Etica Clinica – Università dell’Insubria- Varese, della Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi e dell’Istituto Superiore di Sanità che costituiscono il Panel Giuria al quale compete il compito di valutare il documento di consenso e le raccomandazioni per la pratica clinica elaborati dal Comitato tecnico scientifico, all’interno del quale, oltre a Zanetti, è presente anche Simonetta Di Meo, del servizio infermieristico territoriale “Spedali Civili di Brescia”. Importante e qualificata pure la componente infermieristica nel Panel Giuria: la Fnopi è rappresentata da Mariangela Cogoni e Consuelo Rota; l’Associazione Infermieri di Famiglia e di Comunità (AIFeC) da Flaminia Rozzi. Proprio AIFeC ha tenuto a sottolineare la necessità di una formazione più mirata per favorire competenze avanzate in questo campo. 

Durante la sessione di lavoro prevista nel pomeriggio, saranno analizzati e discussi eventuali suggerimenti di modifica ai testi prodotti dal Comitato, per poi procedere all’approvazione e alla diffusione dei contenuti definitivi.

Per approfondire e consultare la documentazione attualmente disponibile: www.aprirenetwork.it