Prevenzione cardiovascolare, premiato uno studio condotto da infermieri

Il gruppo di esperti dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Università di Milano Bicocca (costituito dai professori infermieri  Alvaro e Vellone, dagli assegnisti di ricerca  infermieri Pucciarelli e Simeone, dal ricercatore infermiere Ausili e dai ricercatori statistici Rebora e Arisido) ha ricevuto il premio della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare grazie allo studio dal titolo: “Formal and Informal care after stroke: a multicentric longitudinal study”.A loro è andato il riconoscimento per il “Miglior contributo scientifico”, per una ricerca che è stata definita “uno dei migliori lavori in ambito cardiovascolare”. Finanziata dal Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica (CECRI) dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Roma, l’esperienza è frutto di una collaborazione tra la cattedra di Scienze Infermieristiche dell’Università di Roma Tor Vergata e l’omologa di Milano Bicocca. Ha visto l’arruolarsi di una coorte di 415 pazienti affetti da ictus dimessi da strutture riabilitative, con i rispettivi caregiver, e li ha seguiti per un anno, con follow-up ogni tre mesi. L’analisi dei dati ha fatto emergere che, nonostante la riabilitazione, i pazienti con ictus hanno una necessità costante di cure formali ed informali dopo la dimissione che non si modificano nel tempo. Inoltre, è emerso che le necessità assistenziali sono più numerose tra i pazienti più istruiti, con una minore funzionalità fisica e che coabitano con un caregiver informale.