Via libera in Consiglio dei ministri al testo della legge di Bilancio che dopo il parere della Commissione Ue inizia il suo iter parlamentare

Via libera del Consiglio dei ministri al Ddl sul Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio 2020 – 2022 e a un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili.
 
I due provvedimenti – come scritto nel comunicato finale del Consiglio dei ministri – compongono la manovra finanziaria e trovano la loro traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2020, che viene quindi trasmesso alla Commissione europea.
 
Con la manovra l’intenzione è quella di dire addio al superticket da 10 euro su ricetta per visite ed esami già da settembre e poi l’assunzione con contratti di formazione degli specializzandi che completerebbero così la formazione con un ultimo anno sul campo. Seimila giovani medici già dal prossimo anno per coprire i buchi che le Regioni hanno provato a tamponare con pensionati e anche con i neolaureati abilitati (il Veneto).


Per queste operazioni sarebbero pronti 160 milioni nel 2020 per la riduzione del superticket che, “a seconda delle Regioni – si legge nel documento programmatico di bilancio 2020 varato dal Governo -, può arrivare fino a 10 euro sulle visite specialistiche e prestazioni diagnostiche”. Obiettivo: abolirlo da settembre 2020, mentre in un primo momento si era parlato di luglio (il costo complessivo a regime è di 480 milioni). Oggi si paga diversamente in Italia, con Regioni che lo applicano integralmente e altre che invece o lo hanno già abolito o lo prevedono in base al reddito o al valore della ricetta. Il superticket si aggiunge al ticket sanitario ordinario (fino a 36 euro) che il Governo vuole rimodulare in un Ddl collegato alla manovra in base ai redditi.


Per quanto riguarda la carenza di medici, il Governo studia le contromisure: nel testo della legge di bilancio dovrebbe essere inserita la previsione – ma non è escluso che possa essere un emendamento al decreto scuola e università ora in Parlamento – di assunzioni a tempo determinato con contratti formazione del valore di 34mila euro l’anno. Di questi 26mila sono sotto forma di borsa di studio universitarie che sono già finanziate mentre la parte restante sarebbe a carico delle aziende sanitarie per un costo stimato in circa 50 milioni. Sotto esame anche l’allentamento dei vincoli che limitano nuove assunzioni.


E su questo tema ieri le Regioni hanno incontrato la FnomCeo per vagliare ipotesi possibili per rispondere alla carenza di specialisti e l’esigenza comune di far fronte con misure stringenti al fenomeno delle aggressioni e delle violenze ai professionisti impegnati nelle strutture sanitarie. 


E altra questione in esame è legata alla esigenza di estendere a tutti i medici, dipendenti o convenzionati, la possibilità di prescrivere farmaci di largo consumo destinati alla cura di malattie croniche, come ad esempio il diabete, lo scompenso cardiaco o l’ipertensione.


Il tavolo ha concluso i propri lavori ipotizzando una proposta da presentare di comune accordo al Ministro della Salute, Roberto Speranza: la convocazione di una Conferenza Nazionale sulla Salute, coordinata dal Ministero, che preveda la partecipazione delle istituzioni statali e regionali e tutte le professioni, mediche e sanitarie non mediche, con l’obiettivo di favorire una grande alleanza tra le professioni a salvaguardia del Servizio Sanitario Nazionale.


 Questa la sintesi che della manovra fa il comunicato del Consiglio dei ministri che l’ha approvata.


1. CANCELLAZIONE CLAUSOLA IVA 2020 – Al fine di evitare un aumento delle imposte a carico dei consumatori, con ripercussioni sulla distribuzione e il commercio, gli incrementi dell’Iva pari a 23,1 miliardi di euro previsti a legislazione vigente per il 2020 sono stati completamente sterilizzati, senza ricorrere a interventi sulle rimodulazioni delle aliquote capaci di aumentare il gettito di tale imposta.


2. CUNEO FISCALE – Si riduce già dal 2020 il cuneo fiscale a carico dei lavoratori, avviando un percorso di diminuzione strutturale della pressione fiscale sul lavoro e di riforma complessiva del regime Irpef per tutti i lavoratori dipendenti.


3. LOTTA ALL’EVASIONE – Vengono messe in campo politiche di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali in più settori. Si prevede un inasprimento delle pene per i grandi evasori. Si introducono misure per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera e l’aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie, che in tal modo evadono l’Iva e non procedono al versamento delle ritenute sui redditi dei lavoratori. Si rafforzano le misure contro le frodi nel settore dei carburanti. Si implementa il contrasto all’evasione e all’illegalità nel settore dei giochi, attraverso l’istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall’estero senza concessione, anche attraverso l’istituzione dell’agente sotto copertura.


4. PIANO CASHLESS – Con l’obiettivo di aumentare i pagamenti elettronici, si predispone un piano che prevede, tra l’altro, l’introduzione di un super bonus da riconoscersi all’inizio del 2021 in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante, nonché l’istituzione di estrazioni e premi speciali per le spese pagate con moneta elettronica e sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat.


5. FAMIGLIE – Vengono destinate ulteriori ingenti risorse agli interventi per la famiglia, che saranno oggetto di un piano di razionalizzazione e semplificazione.


6. SALUTE – Si prevede la cancellazione del cosiddetto superticket in sanità, a partire dalla seconda metà del 2020, con un corrispondente incremento delle risorse previste per il sistema sanitario nazionale, destinate comunque ad aumentare nel prossimo triennio.


7. PREVIDENZA E WELFARE – Si conferma il sussidio economico che accompagna alla pensione categorie di lavoratori da tutelare (cosiddetta APE Social) e la possibilità per le lavoratrici pubbliche e private di andare in pensione anticipata anche per il 2020 (la cosiddetta ‘Opzione Donna’). Viene confermata anche l’esenzione dal canone RAI per gli anziani a basso reddito.


8. PERSONE DIVERSAMENTE ABILI – Per le politiche di sostegno alle persone diversamente abili vengono stanziate le risorse necessarie all’attuazione della delega in materia. Allo stesso tempo, nuove risorse sono previste in tre distinti fondi per la tutela del diritto al lavoro, per l’assistenza e per le esigenze di mobilità.


9. INVESTIMENTI PUBBLICI E PRIVATI E AMBIENTE – Si istituiscono due nuovi fondi per finanziare gli investimenti dello Stato e degli enti territoriali e un fondo per contribuire (con garanzie, debito o apporto di capitale di rischio) alla realizzazione di investimenti privati sostenibili nell’ambito del green new deal. A queste risorse vanno aggiunte quelle relative al sostegno degli investimenti privati sotto forma di contributi e di incentivi.


10. MEZZOGIORNO – Vengono destinate risorse ad interventi per incentivare gli investimenti delle imprese, alle infrastrutture sociali e al risparmio energetico nelle regioni del Mezzogiorno.


11. IMPRESE E INNOVAZIONE – Si stanziano le risorse necessarie a proseguire gli incentivi del programma “Industria 4.0” per sostenere gli investimenti privati e favorire il rinnovo dei sistemi produttivi: tra questi il Fondo centrale per le piccole e medie imprese; il super e l’iper ammortamento (per beni tecnologici, software ed economia circolare); il rifinanziamento della legge Sabatini; il credito di imposta per la “Formazione 4.0”.


12. DETRAZIONI – Vengono prorogate le detrazioni per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie, oltre a quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione della propria abitazione. Viene introdotta per il 2020 una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il ‘bonus facciate’) per dare un nuovo volto alle nostre città.


13. RINNOVO DEI CONTRATTI PUBBLICI – Sono ampliati gli stanziamenti del triennio 2019-2021 per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego del comparto Stato.