“Se multidisciplinarietà deve essere tra professioni non possono esserci fughe in avanti”

professioni sanitarie

La delibera della Regione Veneto sulla valorizzazione delle professioni sanitarie ufficializza ciò che nei fatti già accade, rendendo possibile un riconoscimento non solo casuale, ma formale (ed eventualmente anche economico) per quanto riguarda lo sviluppo e il rafforzamento delle loro competenze. In sostanza ciò di cui c’era bisogno per evitare soluzioni arrangiate e per avviare la vera valorizzazione delle professioni, infermieri in testa. (Delibera-regione-veneto-fnopi )

Su questo piano colpisce – sottolinea la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) in una nota – la presa di posizione del presidente FnomCeO soprattutto dopo aver disegnato insieme un percorso di confronto e condivisone tra le Federazioni nazionali degli ordini, consolidato con la proposta di una consulta tra professioni dove tutti abbiano stessa dignità e stesso rilievo per realizzare percorsi di assistenza virtuosi. Scagliarsi poi contro la delibera che nulla tocca della professione medica, ma rilancia il valore formativo delle altre professioni – questo perché non si è ascoltata per farlo la professione medica – va nel senso diametralmente opposto.

Ci saremmo aspettati – aggiunge la FNOPI – che il confronto proprio sulla delibera della Regione Veneto fosse occasione del primo passo per lavorare fianco a fianco tra professioni, invece abbiamo assistito a una fuga in avanti dei medici.

Non c’è “invasione di campo”, non c’è appropriazione di competenze, non c’è alcun tentativo di sostituzione tra professionisti.

Se è questa la modalità di lavoro – conclude la Federazione degli infermieri – potrebbe avere poco senso la proposta di istituire una consulta delle professioni.