Tar Aosta: infermiera ammessa al corso di formazione manageriale dei dirigenti Ssn

Con la sentenza del 3 agosto 2020, n. 33, il TAR della Valle d’Aosta ha ammesso un’infermiera in servizio nel SSN da più di dieci anni, ma dirigente delle professioni sanitarie da meno di dieci anni, al corso di formazione manageriale riservato al personale dirigente del ruolo sanitario del SSN (artt. 15 e 16-quinquies, d.lgs. 502/1992; D.P.R. 484/1997; documento 10 luglio 2003 della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province).

Accogliendo integralmente i motivi del ricorso patrocinato dal Prof. Avv. Massimo Occhiena, con l’intervento della FNOPI assistita dall’Avv. Francesca Nappi, il Giudice amministrativo ha affermato che il requisito dell’anzianità di servizio di almeno dieci anni va riferito non al solo servizio svolto in qualità di dirigente nei ruoli sanitari, ma al complessivo periodo di attività lavorativa prestata nel SSN.

Secondo il TAR Aosta solo seguendo questa interpretazione possono scongiurarsi effetti discriminatori nei confronti degli infermieri. In particolare, nella motivazione della sentenza si legge che proprio “la circostanza per cui gli infermieri sono gli unici a non essere inquadrati, all’atto dell’assunzione, nel ruolo dirigenziale, necessita di un’interpretazione adeguatrice e costituzionalmente orientata in un’ottica di partecipazione e bilanciamento degli interessi atteso che altrimenti sarebbero pregiudicati e si verificherebbero effetti paradossali nel sistema dell’accesso alle professioni sanitarie di livello dirigenziale”. Occorre dunque rispettare nell’interpretazione e conseguente applicazione delle norme in materia quello che il TAR definisce come il “principio di uguaglianza con riferimento alle professioni sanitarie”.

Principio che oggi può essere enunciato e fatto valere perché, come riconosciuto dalla stessa sentenza, al pari di altre professioni impegnate nel settore sanitario (medici, veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi), anche quella infermieristica “richiede un percorso universitario, anche magistrale, il superamento di una prova di ammissione, oltre all’iscrizione al relativo albo professionale (leggi 251/2000, 43/2006, 3/2018)”.

Il che dimostra la bontà del percorso impresso negli anni dalla nostra ordinistica, da sempre impegnata nella valorizzazione e promozione del percorso formativo della professione, a iniziare dalla qualificazione universitaria.

A QUESTO LINK LA SENTENZA DEL TAR AOSTA