Exposanità, FNOPI: “Valorizzare il capitale umano, motore del Servizio sanitario nazionale”

Si è aperta nella mattinata del 17 aprile la XXIII edizione di Exposanità, che si conferma preziosa occasione di confronto e di crescita per i professionisti del Servizio sanitario nazionale. 

FNOPI ha partecipato con la presidente Barbara Mangiacavalli (che ha preso parte alla prima giornata della manifestazione) e i consiglieri Pietro Giurdanella e Massimiliano Sciretti. Durante l’evento, focalizzato quest’anno sull’importanza delle risorse umane e sulla valorizzazione delle competenze come strumento chiave per assicurare qualità e tenuta del SSN, la Federazione ha avuto modo di soffermarsi sulle tematiche che maggiormente impattano sul presente e sul futuro degli infermieri. Dopo il taglio del nastro affidato all’infermiere Gianni Vitale, insieme allo specializzando in medicina d’urgenza Luca Bombardaa dimostrazione di quanto sia importante nel funzionamento del Sistema salute la collaborazione tra le diverse professioni sanitarie – si sono susseguiti numerosi convegni nei quali è stato sottolineato, anche a più riprese dalla FNOPI, come “il Servizio sanitario nazionale, nella nostra eccellenza italiana, si poggia sul capitale umano, che è un capitale intangibile. Ed è un capitale che va curato nel tempo”. 

Sui tavoli di discussione, accanto a istituzioni, studiosi del settore e altre Federazioni, la professione infermieristica è stata declinata in potenzialità e criticità, illustrando il lavoro svolto dalla Federazione e avanzando proposte di miglioramento. 

Sulle prospettive della professione, la presidente Mangiacavalli ha posto tra le urgenze “la revisione del percorso formativo. Un’urgenza che è stata colta a livello istituzionale sia da parte Ministero della Salute che del Ministero dell’Università. Stiamo lavorando per andare verso tre ordinamenti didattici specialistici della laurea magistrale, oltre a quello già esistente, su settori prioritari: quindi emergenza urgenza, le cure primarie territoriali e l’infermieristica pediatrica e neonatale”.Nell’ambito delle competenze giuridiche che spettano alla Federazione, ha poi suggerito una riflessione “sul contratto di lavoro che non dovrebbe procedere più per aree. Gli infermieri sono oltre 60% del personale dipendente e la contrattazione collettiva, riguardando tutto il personale, non lascia emergere la peculiarità infermieristica, sarebbe quindi importante iniziare a pensare a contratti per profilo professionale“. Mentre, allargando lo sguardo al Servizio sanitario nazionale nel complesso la presidente ha posto la possibilità di “considerarlo una riserva di legge. Questo è un elemento su cui forse dobbiamo aprire un dibattito ognuno nell’ambito del proprio ruolo perché, a mio avviso, le difficoltà sono iniziate nel 2008, quando la sanità è stata trattata nello stesso identico modo di tutta la pubblica amministrazione italiana”. 

“La riforma del sistema sanitario non potrà non avere una forte connotazione infermieristica – ha invece dichiarato durante un convegno sull’emergenza urgenza, il consigliere nazionale  Massimiliano Sciretti – Dovrà essere basata sulla prevenzione che sarà un elemento chiave per la sanità del domani e rispetto al quale La FNOPI ha percorso da più di 30 anni di professione infermieristica. La prevenzione dovrà essere messa al centro e gli infermieri di comunità saranno fondamentali in tal senso per rispondere, a livello territoriale, a tutti i bisogni dei cittadini” 

“Tre sono le parole chiave che caratterizzano la nostra visione – ha spiegato durante la seconda giornata di esposizione il consigliere nazionale e presidente di OPI Bologna, Pietro Giurdanella – ovvero: rete,  comunità e prossimità che la FNOPI definisce “ultimo miglio” e quando non possiamo essere in ogni “ultimo miglio”, abbiamo la possibilità di raggiungere il cittadino attraverso la digitalizzazione che ha una grande potenza trasformativa, tenendo, però, bene a mente che la relazione di aiuto e la presa in carico del paziente deve restare al professionista sanitario”. Particolarmente interessante anche il convegno promosso nella giornata del 18 aprile da OPI Emilia – Romagna che, per la prima volta, ha riunito allo stesso tavolo tutti i neonominati direttori assistenziali della Regione, insieme all’assessore alla Salute, Raffaele Donini e al presidente SIDMI, Bruno Cavaliere. 

Nella giornata conclusiva della manifestazione, invece, il dibattito si è focalizzato sul rapporto tra infermieri, servizi digitali e di intelligenza artificiale. Ne ha parlato il consigliere nazionale Pietro Giurdanella insieme a Cesare Buquicchio, condirettore di TrendSanità in un convegno nel quale Giurdanella ha sottolineato come “questa nuova dimensione richiede una ricollocazione degli ambiti di intervento mantenendo il “valore” della professione e l’apporto offerto al cittadino. Per gli infermieri questo valore risiede nella dimensione assistenziale del bene della persona, della famiglia e della collettività, della relazione di cura, del rapporto nel percorso di cura e del gesto assistenziale”.