FNOPI SOTTOSCRIVE IL PATTO TRASVERSALE PER LA SCIENZA: DI COSA SI TRATTA

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“Patto trasversale per la Scienza”: un impegno per le forze politiche a riconoscere che il progresso della Scienza è un valore universale dell’umanità che non può essere negato o distorto per fini politici o elettorali.

Un Patto che ha raccolto finora oltre 8mila firme, ed è stato sottoscritto, prima in Italia, anche dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), la più numerosa del nostro paese con oltre 450mila iscritti.

Sottoscrivere il Patto è una scelta naturale per gli infermieri. Anche nel nuovo Codice deontologico 2019 abbiamo previsto che l’impegno dei nostri professionisti debba basarsi su conoscenze validate dalla comunità scientifica e che sia necessario aggiornare le competenze attraverso studio e ricerca, pensiero critico e riflessione fondata sull’esperienza e buone pratiche per garantire la qualità e la sicurezza delle attività. L’infermiere ha l’obbligo di comunicare in modo scientifico ed etico e di segnalare al proprio Ordine le attività di cura e assistenza infermieristica inappropriate e prive di basi, di riscontri scientifici e di risultati validati. Tutto ciò che il Patto prevede – conclude – sia la politica a garantirne la certezza e gli strumenti per poterlo applicare.

Occasione della firma è stato il convegno organizzato dal Gruppo Ricerca dell’ordine delle professioni infermieristiche di Bologna, anch’esso tra i firmatari del Patto, in collaborazione con Giovanni Pomponio (Ospedali riuniti di Ancona), ideatore del format del convegno Scienza & passione per vincere la crisi, patrocinato dalla stessa FNOPI e dal Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica, che si è aperto con una lettura magistrale di Guido Silvestri, scienziato italiano di fama mondiale, professore e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center, considerato uno dei massimi scienziati in tema di HIV che con il virologo Roberto Burioni, ricercatore noto per la sua difesa dei vaccini, è stato tra i primi sottoscrittori. 

A firmare il Patto sono anche, tra gli altri, quattro premi Nobel (tutti stranieri, tre per la medicina e uno per la chimica), deputati e senatori italiani, Università, esponenti di rilievo delle Regioni, politici tra cui l’attuale viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, Matteo Renzi, Beppe Grillo, Beatrice Lorenzin, presidenti di Società scientifiche e Fondazioni per la ricerca, Ranieri Guerra, vicedirettore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità.

Il Patto prevede cinque impegni per la politica:

1) Tutte le forze politiche italiane si impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità che non ha alcun “colore politico”, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili. 

2) Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’AIDS, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc.   

3) Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica. 

4) Tutte le forze politiche italiane si impegnano ad implementare programmi capillari di informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, ed ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità.

5) Tutte le forze politiche italiane si impegnano affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.

Il Patto è considerato uno strumento di progresso e di civiltà nelle mani dei cittadini (numerosissimi lo hanno anche sottoscritto). L’obiettivo principale è portare le evidenze scientifiche alla base delle scelte legislative e di governo di tutti i partiti politici, trasversalmente. Rappresenta inoltre un mezzo operativo e una cassa di risonanza per tutti i cittadini che vogliono combattere bufale e fake news in ambito medico-scientifico, così come ciarlatani e pseudomedici e l’occasione per promuovere la cultura della scienza e il metodo scientifico attraverso programmi formativi e divulgativi in ambito scolastico, sanitario e mediatico.

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