Seconda edizione degli Stati generali della Farmacia: "Sfide complesse da affrontare uniti"

Gli infermieri sono pronti per essere attori della farmacia dei servizi, insieme a tutti gli altri professionisti. Un ulteriore tassello per garantire prossimità dell’assistenza ai cittadini, in totale coerenza e continuità con l’altro asse strategico della professione: l’infermieristica di famiglia e di comunità.

Questo il messaggio portato da Ausilia Pulimeno, vicerpesidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) agli Stati generali della Farmacia italiana, inziativa di Federfarma che ha lanciato la nuova edizione a Roma.

Il team che si viene a creare anche grazie alla farmacia dei servizi tra infermieri e farmacisti è una soluzione possibile per ridare slancio all’assistenza al di fuori dell’ospedale. Come prevede la legge, farmacista e professioni sanitarie daranno il via a una collaborazione fattiva per il cittadino e per snellire e deburocratizzare il sistema.

I vantaggi assistenziali sono evidenti: basta pensare a quale snellimento enorme ad esempio per le liste di attesa ne potrebbe derivare. Il cittadino sa bene dov’è la sua farmacia di riferimento e spesso vi si rivolge come prima istanza non avendo altre strutture organizzate in un significativo range temporale sul territorio. Si tratta di applicare le norme già in vigore  che prevedono nella farmacia dei servizi, spazi dedicati a prestazioni che possono essere offerti dagli infermieri. Un presidio insomma, dove operano più professionisti con l’obiettivo della tutela della salute.

Sul territorio il team è l’unica strada percorribile per ottenere un servizio che davvero abbia l’effetto di risolvere i problemi e i bisogni di salute dei cittadini che altrimenti non ha altra via se non il ricorso all’ospedale, riducendo i pronto soccorso a quelle immagini ormai tristemente note. Una “concorrenza” in questo ambito sarebbe davvero la negazione non solo della logica assistenziale, ma del buon senso: ogni professionista e ogni struttura sul territorio ha il suo ruolo e c’è spazio per tutti.

I professionisti coinvolti nel team vanno dai medici di medicina generale ai pediatri di libera scelta, dagli infermieri ai farmacisti, dagli specialisti territoriali e ospedalieri agli assistenti sociali e così via, in una logica di collaborazione e corresponsabilità, individuando il soggetto responsabile della gestione del percorso di cura.

I servizi erogati dalla farmacia sono nella proposta di Federfarma al tavolo Sisac, ha spiegato Marco Cossolo, presidente di Federfarma, e sull'utilizzo dei 36 milioni di euro stanziati per la sperimentazione, Cossolo ha annunciato che è stato “convocato il tavolo ministeriale per il prossimo 21 marzo al quale verrà presentato il documento che definisce la classificazione dei servizi, i criteri con cui definire la remunerazione, gli indicatori e la misura del risparmio per i Ssn. Vorremo che questo tavolo chiuda i lavori in tre mesi i lavori” ha aggiunto.

Al Tavolo verrà presentata la classificazione dei servizi che distingue tra servizi cognitivi, front office, analisi di prima istanza, assistenza farmaceutica domiciliare. 

E anche l'infermiere, sottolinea Pulimeno. sarà protagonista.