Manovra 2021: bene la specificità infermieristica, ma servono più risorse

La specificità infermieristica è stata riconosciuta.

Parlamento e Governo con l’approvazione dell’indennità di specificità infermieristica hanno accolto le richieste degli infermieri che durante la pandemia hanno dimostrato in prima linea la loro professionalità, capacità, qualità e valore sia clinico che morale, evitando che fosse confusa con un semplice premio economico o con un bonus contrattuale.

Di questo la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) ringrazia il ministro Roberto Speranza, il viceministro Sileri che hanno promosso la norma fin dall’inizio e il Parlamento per aver compreso il valore che essa ha per una professione che ha dimostrato e dimostra ogni giorno il suo ruolo essenziale accanto ai cittadini e ai pazienti.

Tanto da registrare in assoluto il più elevato numero di contagi sul lavoro e un numero significativo di perdite di vite umane.

L’approvazione dell’indennità di specificità infermieristica con lo stanziamento di 335 milioni è un primo passo al quale però deve seguirne a stretto giro un altro, quello dell’ulteriore incremento delle risorse ad essa destinata. Siamo infatti ancora troppo distanti dai 500 milioni di euro annui stanziati, sempre con Legge di Bilancio 2021, per incrementare del 27 per cento l’indennità di esclusiva i dirigenti del settore medico, veterinario e sanitario operanti con rapporto di lavoro esclusivo presso le strutture del Servizio sanitario nazionale.

E ancora. Ora la professione infermieristica guarda a un futuro di ulteriore crescita delle competenze, alla realizzazione delle specializzazioni e al contrasto delle carenze di organico, necessarie a fornire ai cittadini un’assistenza sempre migliore e più qualificata.

IL TESTO APPROVATO ALLA CAMERA CHE PASSA AL SENATO PER L’APPROVAZIONE FORMALE ENTRO IL 31 DICEMBRE 

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