Coronavirus: vertice del ministro della Salute con OMS-ECDC-UE

Si è tenuto oggi nella sede del ministero della Salute a Lungotevere Ripa, 1 a Roma, l’incontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il Commissario UE alla Salute, Stella Kyriakides, il Direttore Europa OMS/WHO, Hans Kluge e il Direttore ECDC, Andrea Ammon.

L’intervento del ministro della Salute Roberto Speranza

Il ministro Speranza in apertura della conferenza ha ringraziato per la disponibilità, il supporto e il lavoro di coordinamento svolto, il Commissario Ue alla sanità Stella Kiriakidis.

Nel corso del suo intervento il ministro ha sottolineato: “I virus non hanno frontiere di nessuna natura e per questo occorre un grande coordinamento di natura internazionale. Questa è stata la linea dell’Italia sin dall’inizio e abbiamo avuto momenti di scambio continuo con le principali istituzioni sanitarie internazionali. La loro presenza qui, il supporto e il sostegno pieno che l’Oms e l’Ecdc stanno dando alla nostra azione in queste ore ci conforta e ci rende ancora di più determinati a continuare nel lavoro che stiamo facendo.”

“In questi giorni si capisce l’importanza della ricerca e della scienza – ha proseguito Speranza – come anche l’importanza di condividere su piattaforme  internazionali le competenze e le conoscenze. L’Italia farà tutto  quello che può per metterle a disposizione della comunità”.

L’intervento del Commissario alla Sanità Ue Stella Kiriakidis

Il Commissario UE alla sanità Stella Kiriakidis ha ringraziato il ministro Speranza al quale ha espresso la solidarietà della Commissione europea. “Voglio ringraziare lei – ha detto – il capo della Protezione civile e tutto il personale sanitario per aver adottato misure risolute, determinate e veloci per ridurre la minaccia di questo virus. Le priorità dell’Unione europea sono state quelle di collaborare con vari paesi per la protezione della salute dei cittadini, per il contenimento di questa minaccia. Come ribadito il virus ha mostrato tutta la sua capacità non solo di valicare i paesi, ma addirittura i continenti. Questa emergenza è una prova della capacità strategica di poter adottare misure di emergenza, di contenimento e di collaborazione.

La Kiriakidis ha poi posto l’accento sull’importanza dello scambio di informazioni: “Non posso sottolineare abbastanza quanto sia importante lo scambio in tempo reale di informazioni e di coordinamento anche sulle misure che devono essere adottate per poter cercare di contenere la minaccia portata da questo virus. Questo è l’unico modo per avere una azione efficace. Noi stiamo utilizzando tutti i normali canali informativi all’interno dell’Unione europea e stiamo dando linee guida a tutti i paesi membri della UE e al loro personale sanitario. E’ molto importante sottolineare che nell’UE siamo ancora in una fase di contenimento. Vista la velocità con cui si evolve la situazione, come abbiamo visto negli ultimi giorni, bisogna però essere pronti ad affrontare la situazione, perché abbiamo avuto un numero elevato di casi. Vorrei ringraziare i ministri dei paesi confinanti con l’Italia per aver deciso di mantenere le frontiere aperte, proprio per evitare che si arrivi a prendere delle misure inefficaci e sproporzionate. Subito dopo questo incontro produrremo un modello di informazioni che dovranno essere date ai viaggiatori che vanno o tornano dalle zone a rischio”.

L’intervento della direttrice Ecdc Andrea Ammon

La direttrice dell’Ecdc, Andrea Ammon nel corso del suo intervento ha sottolineato in particolare che: “L’European Centre for Disease Prevention and Control ha monitorato molto da vicino lo sviluppo del Coronavirus in Italia. Siamo assolutamente pronti a collaborare per fronteggiare questa epidemia”.

“All’inizio della prossima settimana – ha dichiarato – faremo  una valutazione dei rischi. Non sappiamo se in Europa si verificherà uno scenario come quello accaduto in Cina,  ma dobbiamo essere pronti”. “Per evitare la diffusione del virus, che è piuttosto contagioso – ha aggiunto – i Paesi stanno preparando i loro piani, in caso di una pandemia”.

La Ammon ha poi concordato sull’importanza di un coordinamento,  ritenuto “Assolutamente cruciale non solo tra i vari settori ma soprattutto tra Paese e Paese”, e su quella di “di raccogliere informazioni in maniera standardizzata. “Questo è un nuovo virus  – ha evidenziato – e dobbiamo imparare il più possibile da quello che sta accadendo in Italia”.

L’intervento del direttore Oms/Europa Hans Kluge

Il direttore dell’Oms Europa Hans Kluge ha sottolineato che “La finestra di tempo che abbiamo per evitare che l’epidemia diventi una pandemia è ancora aperta, ma si sta chiudendo. E’ quindi urgente fare il possibile per sfruttarla al massimo. Kluge si è soffermato sull’importanza del ruolo dell’informazione in questa emergenza: “Il ruolo dei giornalisti è cruciale. È molto importante dare informazioni precise e giuste. I giornalisti sono parte dello sforzo sanitario pubblico e come direttore dell’Oms chiedo loro di supportare lo sforzo che stiamo facendo per proteggere la salute dei cittadini”.

Kluge ha anche consigliato di “usare informazioni che arrivano da fonti affidabili e di evitare di stigmatizzare le persone”.

Sulle misure di prevenzione ha evidenziato: “Il messaggio agli italiani è quello di proteggersi, evitare che altri si ammalino e adottare le misure previste dalle autorità sanitarie italiane”.  “Il consiglio è di lavarsi le mani con acqua e sapone, di tossire sul gomito e coprirsi la bocca con una salvietta da buttare dentro un contenitore chiuso”.

Di seguito una sintesi dell’intervento del direttore dell’OMS/Europa Hans Kluge.

 “Buongiorno. Grazie per avermi invitato oggi.

Consentitemi di fornirvi un aggiornamento della situazione.

A oggi contiamo oltre 80.000 casi di COVID-19 in 34 paesi. Quattro nuovi Stati membri – Afghanistan, Bahrein, Iraq e Oman – hanno riportato casi di COVID-19 nelle ultime 24 ore.

Il 97% dei casi è segnalato dalla Cina e il nostro pensiero va a tutte quelle famiglie e comunità colpite dalla malattia, alla salute dei lavoratori e alle autorità che lavorano instancabilmente per curare e proteggere le loro popolazioni.

Qui in Europa numerose comunità sono state colpite, ma in nessun paese più che in Italia, dove abbiamo visto un rapido aumento di casi in pochi giorni, alcuni dei quali senza chiari legami epidemiologici, ad esempio con una cronologia di viaggio in Cina o contatto con un caso confermato.

Ciò rappresenta una sfida significativa per le autorità italiane.

Le autorità italiane stanno attuando misure per prevenire la trasmissione in linea con la strategia di contenimento attualmente in corso a livello globale. Per fare ciò, la leadership italiana ha dovuto impegnarsi in importanti decisioni, ponendo la salute davanti alla prosperità economica.  Decisioni difficili ma corrette.

Grazie al Ministero della Salute italiano per aver dato il benvenuto al nostro team comune di esperti WHO-ECDC a Roma. Stiamo facendo del nostro meglio per sostenere il Governo italiano. L’incontro iniziato ieri ha definito la nostra collaborazione in settori come la gestione clinica, la prevenzione e il controllo delle infezioni, la sorveglianza e il rischio, la comunicazione.

Ci uniremo agli esperti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanita per analizzare informazioni e dati, lavoreremo con le regioni colpite, e consiglieremo e opereremo in uno sforzo comune per fermare COVID-19.

All’OMS stiamo compiendo ogni sforzo possibile per coordinare la risposta a COVID-19 a livello globale.

L’onere di COVID-19 è condiviso e richiede una risposta collettiva da parte di chi è vicino e lontano dal suo impatto immediato di oggi.Tutti devono fare la propria parte.Vorrei lasciarvi con alcuni brevi messaggi:

Per il popolo italiano: proteggi te stesso e gli altri dall’ammalarsi aderendo alla guida delle vostre autorità sanitarie pubbliche e mantenendovi in ​​salute. Ciò anche grazie all’igiene delle mani e delle vie respiratorie e al mantenimento della distanza tra voi e una persona malata; con la ricerca di loro informazioni attraverso canali ufficiali; evitando lo stigma e la discriminazione di altre persone in base alla loro origine.

Per i professionisti della salute: sono gli eroi di questa risposta. Mentre affrontano i rischi più elevati, hanno bisogno di attrezzature e formazione per proteggersi e continuare a salvare gli altri.

Ai media: il vostro ruolo è fondamentale. Questo è il momento per un reporting accurato da fonti ufficiali. Il vostro ruolo in un’epidemia non è semplicemente quello di inseguire la notizia; è svolgere un servizio pubblico: sotto tutti gli aspetti le vostre azioni sono di salute pubblica.

Ai governi in Europa: dovete essere pronti a trovare e testare eventuali casi di COVID-19, trattare i pazienti con dignità e compassione, prevenire la trasmissione successiva e comunicare con il pubblico.

Al Governo italiano: chiedo di continuare a mantenere la sua leadership e determinazione nel contenere il virus e a lavorare in piena sinergia a livello nazionale e internazionale per apprendere, rispondere e condividere.

State facendo un buon lavoro in questo momento, ma dovete mantenere e sostenere gli sforzi affinché nessuno venga lasciato indietro: la salute è una scelta politica.OMS/Europa sta intensificando gli sforzi per il popolo europeo nelle nostre sedi e con i nostri partner.

Questo è il momento della solidarietà globale e possiamo superare la minaccia solo agendo tutti insieme”.